Posts Tagged ‘nido’

E’ proprio vero che i detti non sempre rappresentano la realtà altrimenti… saremmo già in Primavera! Proprio stamattina, uscendo di casa per andare a scuola e all’asilo, ci è capitato di sentire il dolce canto di qualche uccellino e sbirciando proprio sopra le nostre teste ci siamo accorti che una famiglia di rondini aveva fatto il nido appena sotto al grondaia. Appena ci hanno sentite si sono messe in volo ed è stato bello vederle ma… “una rondine non fa Primavera” e vedendo la grigia giornata di oggi, è proprio così! Leggi tutto

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Ho sempre pensato come poter colorare le uova ma non le ho mai realizzate; da food coach e quindi attenta all’utilizzo del cibo in maniera corretta, non mi andava l’idea di colorarle con le tempere per poi non poterle mangiare e non ho mai pensato a come poter riuscire a fare entrambe le cose: colorarle e mangiarle. Devo dire che non mi sono mai documentata in maniera approfondita su come poter realizzare questa mia idea se non… proprio ieri ho sentito un amico al telefono che mi ha dato uno spunto. L’idea mi ha subito incuriosita e così mi son messa subito all’opera e il risultato non è niente male. Leggi tutto

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Musicantando, un linro dedicato a tutta la famiglia ma non solo; adatto anche ai nidi, agli asili e alle scuole elementari per accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita. La musica come compagna d’avventura per imparare e sviluppare meglio il benessere psico-fisico di ogni bambino; qualsiasi tipo di musica è adatto: i più piccoli impareranno a memoria le brevi filastrocche mentre i più grandi potranno iniziare a leggerle da soli per poi cantarle tutti insieme. Leggi tutto

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Con il week-end alle porte e la previsione di bellissime giornate, poteva forse manacare una bella gita con i bambini all’aria aperta? Direi proprio di no e così, guida Viviparchi alla mano e rapida scelta visto che avevo già segnato in anticipo alcune priorità; una di queste era l’Oasi di Sant’Alessio e vista la splendida giornata di sol sono sicura che la scelta è quella giusta. Leggi tutto

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Proprio in questi giorni, complice anche l’anticipo di Primavera, una coppia di tortore sta tentando di fare il nido sopra la nostra tenda; ma con tutti i posti comodi che ci sono, proprio lì doveva ricadere la loro scelta? Io sono contentissima di averli così vicino però la tenda  a discesa e quindi capirete bene che nido lì è improponibile e devo dire che, mio malgrado, devono averlo capito visto che aprendo la tenda si rendono conto che non è un posto sicuro. Prendendo spunto proprio da questa scena quotidiana che da circa una settimana continuiamo a vedere, mi sono fatta ispirare per un divertente lavoretto pasquale; realizzeremo una colomba nel nido utilizzano i colori per le dita e le nostre impronte. Leggi tutto

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Intanto che le uova custodite dal nostro allegro galletto si stanno asciugando, oggi ne realizzeremo delle altre, più grandi, colorate, fatte a mano con fili di lana intrecciati e… incollati tra loro. Non sempre i bambini, soprattutto i maschi, adorano lavorare la lana o i fili ma se gli proponiamo un’attività alternativa che non sia il cucito, i risultati sono ottimi anzi, si divertiranno un mondo ed in più utilizzeranno un tipo di manualità diversa dal solito: più libera, più creativa, senza schemi ma bensì in totale libertà. Leggi tutto

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Finalmente ce l’abbiamo fatta, siamo riusciti a costruire la nostra “casetta” per gli uccellini! Dopo aver visto il nido creato da una famiglia di merli all’interno di una siepe, l’idea proposta di crearne una noi per ospitare degli uccellini è piaciuta molto sia al grande che al piccolo e quando l’hanno vista terminata… erano proprio soddisfatti e ora attendono alla finestra che il primo uccellino ci venga a far visita.

Per realizzarla ho fatto una lunga ricerca ma poi… c’ho che mi serviva era a portata di mano: per Pasqua ci avevano regalato una scatola a forma di casetta che conteneva gli ovetti ma solo ieri sera mentre stavo preparando una buonissima torta con il cioccolato avavanzato me ne sono resa conto e così… mi sono subito messa all’opera. Ho aperto la scatola e ho tracciato la forma su un foglio di carta così da ottenere la sagoma e se volete potete scaricarla (casetta); ho riportato la sagoma su un cartoncino un pochino spesso, che potesse essere in grado di tenere un minimo peso. Con tranquillità e molta pazienza, ho inciso il cartoncino ritagliando l’intera sagoma e prima di creare la casetta vera e propria, l’abbiamo interamente rivestita di carta velina e ho fatto divertire i bambini facendo scegliere a loro il colore e facendogli spargere colla ovunque, fondamentalmente… è per loro questo progetto!

Una volta terminata questa fase è quindi tutto pronto per l’assemblaggio: con la colla sono andata a chiudere formando le varie pareti della casetta fino a chiudere con il tetto; ultima cosa da fare è un foro nella parte frontale che possa permettere agli uccellini un facile incresso. Il buco non lo farò grandissimo perché non voglio che vengano uccelli di grossa taglia (piccioni, tortore o merli) ma dei semplici e piccoli passerotti; ora i particolari: ci siamo messi a decorarla e per l’occasione ho utilizzato un pennarello color argento creando una decorazione lungo tutto il perimetro della scatola e tutto intorno al buco d’ingresso. A questo punto basterà metterci dentro un pò di paglia per dare uno spunto agli uccellini per crearsi il nido e, chi lo sa, magari potranno anche trovarsi così bene da covare le uova, sarebbe un’emozione.

Nei prossimi giorni voglio dedicarmi alla creazione di una mangiatoia; ho trovato un’idea carina nel web per realizzare una mangiatoia molto particolare dove gli uccelli possono andare a cibarsi e devo dire che messa vicino alla nostra casetta… sarebbe davvero perfetta quindi tornate a trovarci fra qualche giorno.

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L’asilo di Simone ha organizzato in collaborazione con l’associazione A.R.E.A. di Lodi, un laboratorio ambientale davvero interessante: Nidi. Come costruire una dimora; attraverso racconti ed immagini verrà spiegato ai bambini il sapiente lavoro degli uccelli mentre si preparano il nido. Simone è rimasto entusiasto, mi ha raccontato per fino e per segno la mattinata trascorsa ed era felicissimo di aver conosciuto un nuovo tipo di uccello: la cinciallegra. Tornando a casa mi ha detto che anche noi dovevamo costruire un nido e così mi ha spiegato come il signore che ha tenuto il laboratorio l’ha costruito utilizzando tanti e tanti legnetti; con tutta la nostra buona volontà non potremo MAI farlo uguale, la natura è UNICA nel suo genere!
Sapete la strana coincidenza qual è? Oggi sono venuti i giardinieri per tagliare le siepi e dopo avermi chiesto la misura desiderata, si sono messi al lavoro. Ad un certo punto, mi hanno chiamata dicendomi: “Signora, può venire un momento?” Mi chiamavano perché all’interno di una pianta ormai diventata un alto e folto cespuglio, una merla aveva creato il suo bel nido; la cosa strepitosa era che all’interno c’erano le uova e figuriamoci se gli facevo potare l’albero… Appena Simone è tornato dall’asilo, abbiamo controllato che la merla non ci fosse, abbiamo preso una sedia e ci siamo arrampicati per vedere dentro; sapete qual è stata la sorpresa? Al mattino c’erano le uova mentre ora… erano nati 4 uccellini ed era rimasto 1 uovo ancora chiuso. Che meraviglia… la natura è davvero strepitosa. Con più attenzione ho fatto caso al nido, una vera e propria opera d’architettura: fortemente attaccato ai magri rami del cespuglio, ben incastrato, robusto e accogliente e creato con tanti pezzetti di legno, paglia ed erba secca. Devo dire che un nido così da vicino non mi era mai capitato. Pensandoci mi è venuta una brillante idea che ho subito proposto a Simone: perché non costruire una mangiatoia dove gli uccellini possono venire a trovare il cibo necessario? Inutile dire che è piaciuta molto la mia proposta e così… corro a preparare il progetto per la nostra casetta, lo troverete nei prossimi giorni, quando avremo terminato di prepararlo.

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Ho trascorso un venerdì mattina MOLTO intenso, sono stata a La Luna Nuova, centro per la preparazione al parto ma che segue le mamme anche dopo il parto con esperte al loro servizio per diverse attività. Io sono andata perché invitata alla presentazione dei pannolini lavabili organizzata da Mamma Angelina in collaborazione con La Luna Nuova; da poco hanno deciso di organizzare degli incontri per le mamme per illustrargli questo prodotto che segue in pieno le idee e la mentalità del centro stesso che si basa appunto su principi naturali prima della nascita e ma anche dopo. Ho avuto così la possibilità di consocere diverse mamme chi al primo figlio e chi invece al secondo o al terzo e vedere la loro curiosità nei confronti di questo prodotto; la presentazione è iniziata con un discorso generico riferito ai pannolini lavabili per poi entrare nei particolari quando le mamme hanno iniziato a porre domande e quesiti. La cosa più giusta mi è sembrata quella di riportarvi le loro domande e le relative risposte così da poter aiutare anche voi che magari state pensando e valutando la possibilità di utilizzare i pannolini lavabili ma avete ancora qualche dubbio.

– Perché usare i pannolini lavabili piuttosto che gli usa e getta?
I motivi principali sono 3: sicuramente un fattore economico visto che in media con gli usa e getta la spesa per un bambino è di circa 5000 pannolini (dalla nascita al vasino) ovvero 1500 euro mentre con i lavabili la spesa non va oltre gli 800 euro (a seconda dei modelli scelti) ed inoltre possono essere riutilizzati per più bambini. Altra cosa è il fattore benessere: di sicuro il bambino con i pannolini lavabili rimane a contatto con fibre naturali che fanno respirare la pelle del bambino così che non si incorra in arrossamenti o irritazioni della pelle. In ultimo c’è un fattore di tutela ambientale basti pensare che gli usa e getta non sono biodegradabili e ci impiegano centinaia di anni prima di essere smaltiti mentre invece i lavabili sono biodegradabili al 100%.
– Come si lavano questi pannolini?
Tranquillamente in lavatrice senza l’utilizzo di candeggina o ammorbidente, basta il semplice lavaggio che effettuate ai capi d’abbigliamento del bambino. Per chi avesse l’asciugatrice è possibile anche asciugarli senza rovinarli.
– Visti alcuni modelli, vengono usati anche in estate?
Certamente, i pannolini lavabili sono fatti in materiale traspirante, quindi la pelle del bambino respira di più rispetto a quando indossa gli Usa & Getta. Meglio preferire le fibre naturali d’estate, come il cotone.
– Come vengono venduti? Esistono delle confezioni?
Non esistono dei pacchi ma vengono venduti singolarmente in questo modo si possno acquistare i diversi modelli per capire meglio le esigenze del bambino.
– Che modelli esistono?
Ci sono diversi modelli fra i quali scegliere. Tuttoinuno il modello più facile, basta solo indossarlo; è dotato di un sistema di chiusura a velcro o con bottoni e contiene già gli inserti assorbenti; sono venduti sia nelle diverse taglie (quindi segue più da vicino la crescita) sia in taglia unica. C’è poi il Pocket venduto in taglia unica regolabile; è formato da un rivestimento impermeabile ed una tasca dove vanno inseriti le parti assorbenti. Esistono poi i Prefold da utilizzare come mutandina copri-pannolino; con questo modello si cambia solo la parte interna mentre la mutandina può essere riutilizzata per più cambi ovviamente se non si è sporcata o bagnata. La mutandina è molto veloce da asciugare e quindi servono più cambi interni rispetto al numero di mutandine; di questo modello esiste anche un kit che contiene 18 pannolini lavabili, 1 gancetto, 1 confezione di teli biodegradabili, 2 inserti in microfibra e 3 mutandine impermeabili. 

 

– Che accessori servono in aggiunta?
A seconda del modello che viene scelto ci sono diversi accessori che si comperano a parte: gli inserti assorbenti che vengono messi all’interno delle mutandine e assorbono; questi si lavano tranquillamente in lavatrice. Ci sono poi i telini cattura “cacca” che servono come maggior protezione e permettono una miglior raccolta e una maggior pulizia. Potete anche acquistare la wet bag ovvero una sacca impermeabile dove inserire le varie parti da lavare in caso non vogliate lavarli subito, oppure durante i viaggi.
– Gli asili nido li usano?
Diciamo che nelle piccole realtà, più in periferia, i nidi si sono mossi e li stanno usando forse anche per la richiesta più assidua dei genitori mentre nelle città più grandi, ad esempio le metropoli, non si è ancora entrati nell’ottica ma di sicuro tutto sta nella richiesta da parte dei genitori.

Insomma, spero di esservi stata utile e abbastanza esaustiva riportandovi le domande che sono state poste ma se avete ancora qualche dubbio… non esitate a chiedere, una risposta è sempre pronta! Se poi volete vedere i pannolini lavabili dal vivo potete fare un salto nel negozio di Mamma Angelina a Milano e vi potrà consigliare sui vostri acquisiti.

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