Lasciamo con un pò di tristezza il nostro alloggio ma ci aspetta ancora tanto altro quindi fatti i bagagli e una buona colazione ci siamo messi in viaggio per raggiungere un luogo particolare della zona, molto caro a Dante Alighieri; un’idea nata per aggiungere un pò di natura al nostro itinerario e vedere un pò di montagna anche qui se pur di bassa quota e poco impegnativa come esperienza ma di impatto storico.

Prima di giungere al luogo da quale partirà il nostro piccolo trekking ci siamo fermati alla Norcineria di Renato Bullentini a quanto pare una tappa fissa per chi come noi intraprende poi il trekking che porta al Passo di Dante. Una piccola bottega ma al suo interno una vera bontà; c’è l’imbarazzo della scelta e fosse per me avrei comprato tutto ma invece ci siam fatti fare dei panini da portarci lungo la passeggiata. Il trekking è breve sarà al massimo mezzora di cammino in mezzo alla natura e al suo silenzio; il sentiero non molto ben tenuto, l’erba spesso invade il sentiero ma ci si arriva tranquillamente e in cima si trova il busto di Dante con alcuni versi del canto 33 della Divina Commedia.

Ci siamo un attimo allungati su un sentiero che abbiamo visto li di fronte per giungere proprio in cima e godere di un bellissimo paesaggio sull’intera valle e scorgere Pisa da lontano e da qui l’idea di raggiungerla per una sosta. Ci sono già stata ma Pisa ha sempre il suo fascio, credo che la sua piazza dover sono racchiusi il Duomo, il Battistero e la Torre sia, per me, tra le più belle in Italia.

E ora ci spostiamo a Lucca dove domenica ci attende la corsa e dove trascorreremo alcuni giorni per conoscerla da vicino e provare qualche nuova emozione.

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