Hai l’affido esclusivo e pensi di poter decidere tutto da solo? Attento, ci sono casi in cui serve ancora il parere del tuo ex. Scopri quali per non finire nei guai.
Quando si affronta una separazione o un divorzio, una delle prime domande che ci si pone è: “E adesso, che succede con i figli?” Se c’è una cosa che complica tutto è proprio la gestione della genitorialità dopo la fine della relazione. Spesso si sente parlare di affido esclusivo come se fosse una sorta di superpotere che uno dei due genitori ottiene per poter fare tutto e decidere qualsiasi cosa da solo, senza dover più sentire l’altro. In realtà non è proprio così.

L’idea che avere l’affido esclusivo significhi poter cambiare scuola, religione, residenza o addirittura continente con un colpo di penna è una mezza verità che rischia di trasformarsi in un errore bello grosso, soprattutto se l’altro genitore non è proprio il tipo da lasciar correre. Quindi, prima di fare tutto di testa tua o, peggio, di prendere decisioni importanti convinto che “tanto decido io”, respira un attimo e continua a leggere.
L’affido esclusivo ti dà più libertà, ma non è un lasciapassare per agire come se fossi l’unico genitore rimasto sulla faccia della terra. Vediamo meglio cosa puoi davvero decidere da solo e in quali casi, invece, il parere dell’ex continua a essere fondamentale.
Affido esclusivo: tutto quello che puoi (e non puoi) decidere da solo
Partiamo col dire una cosa importante: avere l’affido esclusivo non vuol dire che l’altro genitore sparisce dai radar. Semplicemente, significa che il figlio vive con te e che sei tu a occuparti della maggior parte delle scelte quotidiane. Per esempio puoi decidere senza troppe formalità dove iscriverlo a scuola, se farlo partecipare a un corso di nuoto o di chitarra, se portarlo dal pediatra per una visita o se fargli fare il vaccino. Puoi anche scegliere l’orientamento religioso da seguire, sempre che non si tratti di qualcosa di troppo radicale o in contrasto con quello che già si faceva prima.

In pratica hai le mani abbastanza libere su tutto ciò che riguarda la vita di tutti i giorni, ma occhio: ci sono delle scelte che restano “off-limits” se non hai anche il via libera del tuo ex. Tipo? Beh, se vuoi trasferirti all’estero con tuo figlio o anche solo in una città che renderebbe difficile il rapporto con l’altro genitore, allora la questione cambia.
Stessa cosa vale per interventi medici complessi, per cambi di scuola troppo drastici o per decisioni che impattano seriamente sul futuro del bambino. E se pensi di far tutto lo stesso perché “tanto lui o lei non conta più”, sappi che l’altro genitore ha comunque un diritto di controllo e può rivolgersi al giudice se ritiene che una tua decisione sia dannosa per il figlio. E a quel punto le cose si complicano sul serio.
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Quindi, se pensavi che l’affido esclusivo fosse una specie di libretto degli assegni firmato in bianco, è il momento di rivedere un po’ le tue convinzioni. Certo, hai più autonomia, ma non sei l’unico adulto in campo. E a volte, anche solo per quieto vivere, è meglio fare una telefonata o mandare un messaggio in più piuttosto che ritrovarsi in tribunale a dover spiegare perché hai deciso da solo di iscrivere tuo figlio a una scuola a 800 km di distanza.