Con le temperature bollenti i bambini sembrano perdere l’appetito. Ma c’è una ricetta semplice e furba che ha convinto anche la mia bimba a svuotare il piatto… e a chiedere il bis.
Ci sono giorni in cui fare da mangiare ai bambini è una vera impresa e l’estate è la stagione regina delle imprese impossibili. Le giornate si allungano, i pomeriggi diventano una maratona di giochi, corse e schizzi d’acqua, e al momento di sedersi a tavola l’inappetenza regna sovrana.

Lo sguardo assente, il cucchiaio rifiutato, la classica frase “non ho fame, non lo voglio” detta con convinzione. Ogni tentativo di preparare qualcosa che non sia un gelato rischia di finire nel solito triste piatto abbandonato. Anche mia figlia ha passato così gli ultimi giorni, saltando i pasti come se il caldo le avesse spento non solo l’appetito ma anche l’interesse per qualsiasi cosa somigli a un pranzo.
Poi, l’illuminazione: una ricetta semplice, fresca e soprattutto a misura di bambina stanca e sudata e l’insperato miracolo. L’ha mangiata tutta, con gusto, e alla fine ha pure chiesto se ce n’era ancora. Quasi non ci credevo.
Come ho trasformato un pranzo disperato in un piatto irresistibile
A volte basta cambiare prospettiva. In estate, l’idea di servire un classico primo-secondo-contorno a un bambino piccolo è come cercare di convincerlo a infilarsi una felpa a Ferragosto, si rifiuta.
Per questo che ho deciso di puntare tutto su un piatto unico, fresco, cremoso, facile da digerire e anche veloce da preparare. Così sono nate le conchigliette con crema di zucchine, robiola e prosciutto. Niente di sofisticato, ma il giusto equilibrio tra sapore e leggerezza.

Ho buttato la pasta in acqua bollente e mentre cuoceva ho grattugiato una zucchina e l’ho fatta rosolare un paio di minuti in padella con un filo d’olio. Poi ho aggiunto la robiola, l’ho lasciata sciogliere per bene e, quando la crema era bella liscia, ho unito il prosciutto cotto tagliato piccolissimo, che nei piatti per bambini fa sempre la sua parte. Un po’ di parmigiano alla fine, per non farsi mancare niente, ed ecco un piatto pronto in meno di un quarto d’ora e, soprattutto, approvato da una cliente molto difficile.
Se questa pasta è stata la mia salvezza, ci sono anche altri piatti che funzionano bene in estate, tipo i gnocchetti con pomodoro fresco e basilico, un bel riso freddo coloratissimo con verdurine e dadini di formaggio, o i pomodori ripieni di riso da gustare anche il giorno dopo. Tutti piatti facili, colorati, che sembrano quasi più dei giochi che dei pasti.
Il segreto non è cucinare di più, ma cucinare meglio e soprattutto ascoltare i bambini, i loro ritmi, il loro bisogno di leggerezza. E a volte, tra un gioco d’acqua e un cartone animato in sottofondo, basta una ciotola colorata e un piatto cremoso per ritrovare un po’ di pace… almeno fino alla merenda.