Hai mai pensato a cosa c’è davvero dentro i nuggets industriali? Dopo un’esperienza tutt’altro che piacevole ho deciso di cambiare abitudini: ora li preparo in casa, con una ricetta veloce e semplice che fa impazzire tutti.
Quante volte i nuggets di pollo ti hanno salvato la cena? Sono veloci da preparare e quando fai tardi e sei stanco ti sembrano l’alternativa vincente, così al grido di “ok, nuggets e via, poi tutti a letto” usi questo jolly comodo, ma arriva sempre il giorno in cui succede qualcosa che ti fa cambiare idea sui nuggets.

A vote è l’odore strano, la consistenza gommosa o quella sensazione di pesantezza sullo stomaco che è arrivata subito dopo averli mangiati. Fatto sta che anche io un giorno mi sono chiesta cosa ci fosse dentro quelle crocchette così perfette da sembrare finte.
Navigando in rete ho scoperto che finte lo erano per davvero così, divisa tra curiosità e senso di colpa, ho iniziato a informarmi, ho letto etichette, cercato ricette, aperto il frigo e messo le mani in pasta. Ho scoperto che preparare dei nuggets buoni, anzi molto più buoni di quelli confezionati, è non solo possibile ma anche facilissimo. E che una volta provati, quelli industriali ti sembrano davvero solo un brutto ricordo.
Cosa c’è davvero dentro quei nuggets? Scopri la ricetta alternativa che sta facendo impazzire grandi e piccini
Se ti fermi un attimo a leggere le etichette dei nuggets che trovi al supermercato rischi davvero di perdere l’appetito: carne trattata, aromi artificiali, conservanti dai nomi impronunciabili e una dose di sale che fa sembrare sciapo pure il Mar Morto. Così ho iniziato a fare le crocchette di pollo in casa, usando pochi ingredienti semplici, quelli che uso sempre e di cui conosco la provenienza. Ci vogliono meno di 30 minuti a prepararli.

Io prendo un po’ di petto di pollo, magari quello avanzato da un pranzo precedente, lo faccio bollire insieme a due patate medie e poi li metto nel mixer con un uovo, un cucchiaio di parmigiano grattugiato, un altro di pangrattato, una grattatina di buccia di limone (che dà quella freschezza che non guasta) e un pizzico di noce moscata che ci sta sempre bene.
Frullo tutto fino a ottenere un impasto compatto e profumato e poi formo le crocchette con le mani, più o meno della dimensione di una noce, ma anche più grandi se ho fame.
A questo punto le cuocio: se ho voglia di qualcosa di più goloso, le friggo in padella con poco olio extravergine d’oliva, altrimenti le sistemo su una teglia, le spennello con un po’ di burro fuso e le inforno a 200 gradi per una decina di minuti. Vengono dorate, morbide dentro e con quella crosticina irresistibile fuori. Si possono preparare in anticipo e congelare, così nei momenti di panico basta tirarle fuori e cuocerle al volo.
Prepararle è diventato un piccolo rito, veloce ma pieno di cura. Non è solo cucinare, è prendersi un momento per scegliere cosa mettere nel piatto, per decidere che sì, anche con poco tempo si può mangiare meglio, e onestamente, dopo averle assaggiate, è difficile tornare indietro.