Alcune piante del tuo giardino rischiano di non sopravvivere all’estate. Ecco quali sono le sei più sensibili al caldo e cosa fare per non vederle appassire sotto il sole rovente.
L’estate con le sue giornate calde e i pomeriggi lunghi è una stagione molto amata peccato per il caldo che ci spinge a cercare continuamente riparo all’ombra o sotto il condizionatore. Come noi, anche le nostre piante soffrono il caldo. Non tutte allo stesso modo, certo, alcune sembrano stare bene anche nel deserto, ma altre, più delicate, iniziano a dare segni evidenti di cedimento non appena il termometro sale.
Se ti prendessi del tempo per osservare le piante del tuo giardino, comprenderesti facilmente che una giornata di sole troppo aggressivo può trasformare in poche ore un’aiuola rigogliosa in un paesaggio post-apocalittico. La cosa peggiore è che potrebbe accadere tutto troppo in fretta. Le foglie si piegano, i fiori si chiudono e, prima ancora che tu possa dire “ma era così bella ieri!”, la tua pianta è già in sofferenza. Con un po’ di attenzione e qualche trucco intelligente, anche le più sensibili possono sopravvivere all’ondata di calore che investe il nostro Paese.
Alcune piante non sono fatte per il clima da forno ventilato che ci regala l’estate italiana. Le felci, ad esempio, sembrano uscire dritte dritte da una foresta tropicale e infatti, appena il sole diventa troppo invadente, iniziano a piegarsi su se stesse come se volessero nascondersi. Se le tieni in vaso, spostale all’ombra il prima possibile, magari vicino a un muro fresco o sotto una pergola, e ricordati di annaffiarle con regolarità. Sono assetate come noi quando restiamo bloccati nel traffico sotto il sole di luglio.
Poi ci sono le ortensie, quelle piante meravigliosamente scenografiche che però sembrano sempre avere sete. Il loro nome, guarda caso, viene da “acqua” e non è solo poesia. Se non ricevono la giusta dose di idratazione, ti ritroverai con una nuvola floscia e triste al posto della tua bella esplosione di fiori. Il segreto? Acqua, tanta, al mattino presto e magari un po’ di pacciamatura per tenere il terreno umido più a lungo.
Anche le rose, regine del giardino, amano il sole ma solo fino a un certo punto. Quando il caldo diventa afoso, si ritrovano con le foglie bruciacchiate e i petali mosci. Qui serve equilibrio: niente esagerazioni con l’acqua, ma nemmeno dimenticanze, e se puoi, regala loro un po’ d’ombra nei momenti peggiori della giornata.
Le astilbe, invece, sono timide. Preferiscono angolini freschi e umidi e basta poco perché si offendano. Ti basta coprire il terreno con un bello strato di pacciame per aiutarle a superare indenni anche le giornate più roventi.
Le heuchera sono bellissime, con quel fogliame da far invidia a un artista, ma basta un colpo di calore e vanno nel panico. Se sono in vaso, proteggi le radici dal calore del suolo e magari dai loro una spruzzatina mattutina per farle sentire in una spa.
Infine, le aquilegie. Sembrano resistenti, crescono dritte e fiere, ma non sono proprio amiche del sole di mezzogiorno. Quando fa troppo caldo, meglio non stressarle con potature o fertilizzanti, lasciamole tranquille e pensiamo a tenerle idratate senza chieder loro di fare sforzi extra.
Il segreto per avere un giardino felice anche sotto il sole è osservare, ascoltare e, ogni tanto, spostare una pianta come si sposterebbe una sedia. Un piccolo gesto può fare la differenza tra un fiore appassito e un’esplosione di colore anche a 40 gradi.
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