Posts Tagged ‘nonno’

Questo post lo voglio interamente dedicare a nonno “ANGIU” come lo chiamano i nipotini. Lo voglio dedicare a lui perché tiene molto ai prodotti italiani anzi oserei dire che acquista SOLO prodotti italiani e se tutti facessero come lui… l’Italia sarebbe una GRANDE ITALIA! Visto che domani saremo a pranzo dai nonni, ho pensato ad un’idea carina per abbellire la tavola: ho pensato di realizzare dei simpatici portatovaglioli tricolore così domani, sulla tavola, non ci sarà soltanto un ottimo pranzo italiano cucinato da nonna “Ella”, ma anche un pò di… tricolore! Come al solito utilizzeremo solo materiale di riciclo in particolare oggi i rotoli di carta igienica, così forse riuscirò a svuotare un pochino la nostra vastissima scorta. Vi invito vivamente a realizzarli così rallegrerete la vostra tavola e poi… è così semplice realizzarli.
Prendete il rotolo di carta igienica e tagliatelo in parti uguali; con l’aiuto di una matita fate un tratto sottile, cercando di dividere in cerchio in tante strisce. Con un pennello colorate alternando i colori verde, bianco e rosso ottenendo così il tricolore della nostra bandiera; lasciate asciugare bene e poi basterà posizionare un bel toglailo all’interno e… la tavola è pronta!

 Se volete partecipate all’iniziativa di FrancescaV, condividete anche voi sul vostro blog, sito o anche su Facebook e Twitter qualche vostro lavoretto o, ancor meglio, una ricetta in tema tricolore; sarà un modo in più per festeggiare tutti insieme i 150 anni della nostra cara Italia.

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Quando ero piccola e con mio nonno andavo a passeggiare nel bosco per cercare funghi o per raccogliere i ciclamini che poi piantavamo in terrazzo, mi piaceva molto raccogliere le ghiande; spesso però trovavo solo i “cappelli”, le ghiande magicamente sparivano. Mio nonno un giorno, quando per l’ennesima volta avevo chiesto: “ma come mai ci sono solo i cappelli?”, mi raccontò una storia che tutt’ora mi porto dietro; mi disse che quelli erano i cappelli degli elfi che perdevano per strada. La prima volta che me lo disse rimasi a bocca aperta perché non conoscevo gli elfi e così mi feci racconatare tutto: mi disse che gli elfi erano dei piccoli abitanti del bosco, che custodivano un grandissmo tesoro dentro il tronco di un albero ma che nessuno sapeva dove fosse; mi aveva anche detto che nessuno mai aveva visto un elfo perché si nascondevano e proprio mentre scappavano, perdevano i loro grandi cappelli ed ecco perché il bosco ne era pieno.
Mi è piaciuta così tanto questa storia che mentre eravamo al parco l’ho raccontata a Simone che mi guardava incuriosito, esterefatto e pieno di entusiasmo per aver scoperto che ci sono dei piccoli abitanti nel parco giochi del nostro paese; si è messo a cercarli, voleva vedere se li trovava, se lui potesse essere il primo a vederne uno ma invece ha trovato solo tanti cappelli! Per consolarlo perché ci è rimasto un pochino male nel non essere riuscito a trovarne nemmeno uno, mi sono invetata un qualcosa di simpatico, di molto banale ma che gli è servito per fargli tornare un gran sorriso e per dirmi: “domani ci veniamo ancora al parco così magari vedo un elfo”. E’ proprio vero che basta poco ai bambini per renderli felici, basta… sorprenderli e così è stato. Ho fatto chiudere gli occhi a Simone e per essere sicura l’ho bendato; con un pennarello nero, ho disegnato sulla punta delle dita 2 occhi e una bocca sorridente per ogni dito senza che lui potesse vedere cosa stavo facendo; con un pezzettino di scotch ho attaccato i cappelli delle ghiande sulla punta delle sue dita e… ecco qui i piccoli elfi che stava cercando!

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