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E’ in arrivo l’ESTATE: mancano solo 2 giorni e da calendario l’Estate avrà inizio. Come prepararsi? Cosa possiamo inventarci? Quali giochi possiamo creare per divertirci insieme? Di idee ne ho veramente tante e quindi… pronti, partenza, via!
Come primo gioco ho pensato a delle barchette che poi faremo galleggiare nell’acqua della nostra piscina oppure potremo portarle con noi durante una delle nostre “biciclettate” e farle galleggiare nel fiume seguendole e divertendoci a guardarle navigare. Leggi tutto

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Quale miglior simbolo di San Valentino se non la figura di Cupido, Dio dell’Amore che lanciando le sue freccie piene d’amore riempie migliai di cuori portando in tutto il Mondo l’Amore con la A maiuscola. Proprio per questo motivo ho voluto presentare e raccontare a Simone la storia di Cupido e delle sue avventure; sotto forma di gioco e di storia gli ho raccontato l’Amore, quello vero, quello sentito e corrisposto, il VERO AMORE. Ovviamente, potevano non giocarci sopra? Direi proprio che non potevamo sottrarci e così ho voluto ricreare la sua figura.

Materiale: rotolo di carta igienica, pennarello nero, color rosa, carta crespa marrone, 1 cannuccia, cotone e carta argentata.
Procedimento: per prima cosa coloriamo interamente il rotlo di carta igienica con il colore rosa e come siamo soliti fare, utilizziamo i colori per le dita della Giotto così Simone si divertirà un pò a “pasticciare”. Nel frattempo disegno su un cartoncino la sagoma di un braccio; prima di tagliare, piego il cartoncino a metà così facendo una volta ritagliata la sagoma otterrò 2 braccia perfettamente uguali.

Aspettiamo un pò che il rotolo si asciuga per poi andare ad incollare le braccia e iniziare a dare una forma al nostro Cupido: incolliamole utilizzando della colla liquida ma per far più presa, aiutiamoci anche con dello scotch. Per definire meglio il volto, con un pennarello nero andiamo a disegnare gli occhi, il naso e un bel sorriso. A questo punto mancano solo gli abbellimenti ovvero le ali e l’arco. Per crearli utilizziamo la semplice carta argentata che noi mamme di solito usiamo in cucina. Per realizzare le ali tagliamo 2 strisce che andremo poi a ripiegare su se stesse e prima di applicarle a Cupido, diamogli una forma arrotandata.

L’arco invece andiamo a crearlo piegando in tre parti una cannuccia o meglio, una parte di una cannuccia, se la usassimo tutta sarebbe esageratamente grande. Dopo averla piegata, con dello scotch andiamo a chiuderla e fissarla formando un triangolo; con la carta crespa marrone (se volete potete usare anche un altro colore) andiamo a ricoprire la cannuccia: mettiamo un pò di colla liquida sulla carta crespa e andiamo poi ad arrotolarla intorno alla cannuccia. Che dire… a me piace molto ora però mancano le freccie che cdercheremo di fare nei prossimi giorni.

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Oggi è il primo venerdì del gioco “il carnevale dell’alfabeto” ed eccoci qui con la nostra parola: ANT ovvero FORMICA. Vi starete chiedendo: come mai questa parola? In effetti ce ne sarebbero state di più comuni come apple o airplane ma sinceramente volevo trovare qualcosa di diverso ma che, al tempo stesso, potesse essere d’insegnamento e quale miglior animale se non la formica può insegnare qualcosa? Gran lavoratrice e perfetta organizzatrice è per questo che ho voluto creare una scheda che facesse conoscere a Simone questi aspetti. Ovviamente non c’è solo la parte teorica e di insegnamento ma anche una parte giocosa…

FORMICA 3D
Partiamo proprio dalla parte giocosa ovvero la creazione della formica in 3D. Basterà stampare e ritagliare la sagoma della formica che ho trovato sul sito di Daniellesplace e colorarlo a piacimento; noi abbiamo scelto il rosso sia perché è il colore preferito di Simone ma perché esiste una specie di formica rossa, molto cattiva. A questo punto, dopo aver ritagliato i singoli pezzi e seguendo le foto qui sotto, basterà incollare tra loro i pezzi e… eccola qui!

TANA E ORGANIZZAZIONE
Come abbiamo detto la formica è una gran lavoratrice, per meglio dire, una grande operaia: tutte insieme costruiscono la tana ovvero una grossa montagna di terra che, a vederla da fuori sembra molto semplice ma al suo interno c’è invece un complesso edificio formato da tantissime camere poste su diversi piani d’altezza ecco perché da fuori il formicaio ha la forma di una montagnetta proprio come l’abbiamo rappresentato noi. Fra le diverse camere c’è anche quella destinate alle uova che poi diventano larve ovvero le piccole formiche e anche nella nostra scheda abbiamo fatto questa distinzione e proprio dal loro modo di vivere abbiamo imparato come sia indispensabile l’unione, il lavoro di gruppo e l’organizzazione.

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