Rifugio Laeng

Prima di partire per le tanto attese vacanze, in una notte abbiamo deciso di trascorrere un Ferragosto fuori dagli schemi; abbiamo deciso di trascorrere una giornata in montagna ma non solo passeggiata, sosta al rifugio e ritorno bensì, dormire anche fuori ma questa volta… in tenda! Per me è un ritorno alle origini perché da piccola con i miei genitori abbiamo sempre fatto campeggio ma questa volta sarà un pochino diverso perché non sosteremo in un campeggio ma bensì liberamente.

Per scegliere la meta ho prima chiesto consiglio ad un amico nel web più che altro per capire dove si potesse far campeggio libero ma una volta assodato che il nostro non sarebbe stato un campeggio bensì un bivacco (visto che si tratta di una sola notte) a quel punto ho optato per un fai-da-te e devo dire che ne sono rimasta molto soddisfatta. Abbiamo optato di rimanere in zona perché comunque in Lombardia ci sono un sacco di bei posti da visitare e soprattutto sono anche vicini; rispetto al solito ci siamo spostati in provincia di Brescia e più precisamente a Villa di Lozio. Da qui parte la nostra escursione che come prima giornata prevede di arrivare al Rifugio Laeng (1760 metri), un piccolo rifugio vicino ad un piccolo laghetto da dove si ha lo spettacolo di vedere il Pizzo Camino (2492 metri) proprio di fronte; camminata intensa, all’inizio subito molto in pendenza e quindi faticosa; siamo poi passati dentro pascoli di mucche e pecore per poi fare l’ultima salita e intravedere dall’alto il rifugio proprio sotto di noi; vista la tempistica abbiamo deciso di fare un cambio programma: sostare qui per un pranzo veloce e poi, vista la stupenda giornata di sole, fare una deviazione e salire fino al Pizzo Camino, una vera impresa!

Rifugio Laeng1

Inutile dire che questa camminata non è per tutti, si tratta di un Pizzo quindi raggiungerlo non è per niente facile; il percorso a tratti è difficile e su un sentiero (che a volte nemmeno si vede e bisogna improvvisare) tutto su roccia e in alcuni punti con alcuni sostegni per salire quasi a quattro zampe ma… una volta in cima ti si apre un mondo!

Rifugio Laeng5

Questa deviazione ci costata molta fatica e anche 3 ore di percorso in più quindi abbiamo optato per un altro cambio di programma, anziché andare direttamente al Lago di Lova (1293 metri) che sarebbe stata la nostra meta per la notte, abbiamo proseguito il percorso in direzione del Rifugio San Fermo; salendo siamo passati all’interno di un forte militare, molto suggestivo e ben tenuto. Una volta in cima si vedeva il lago dall’alto: colori stupendi e dall’alto si dominava tutta la vallata; vista la stanchezza abbiamo optato per scendere un pochino visto che sotto di noi c’era uno spiazzo proprio vicino ad una chiesa degli alpini e ad un pascolo di mucche. E’ stata una buona scelta per fermarci, giusto poi a metà strada per incamminarci il giorno dopo e arrivare al Lago di Lova.

Rifugio Laeng2

Inutile dirvi che il paesaggio da qui era stupendo… Abbiamo sistemato la tenda in un attimo, acquistata al Decathlon e come suggerito da loro è stato proprio comodo montarla: 2 secondi ed era già pronta. Ci siamo poi occupati di sistemato il dentro prima che facesse buoi e poi acceso la griglia per prepararci la cena; nonostante l’altezza non faceva freddo, si stava davvero bene con una vista mozzafiato sul lago che con il buio aveva un lato illuminato e per dormire il sottofondo delle campane delle mucche e ogni tanto il nitrito dei cavalli. Insomma un’esperienza molto suggestiva.

Rifugio Laeng3

La mattina ce la siamo presa un pò comoda anche perché avevamo la stanchezza del giorno prima addosso e le tante ore di cammino; abbiamo preparato al colazione per poi con molta calma risistemare gli zaini, cambiarci e rimetterci in marcia verso il lago. Camminata in discesa attraverso una bella pineta dove abbiamo incontrato un sacco di enormi formicai e distese di ciclamini per poi arrivare al lago; piccola sosta in un bar per riprenderci un attimo e poi ultimo strappo della giornata: un’intensa salita che, vista la camminata del giorno prima, si faceva sentire parecchio sulle gambe ma una volta fatta la salita per ricongiungerci al sentiero grande, è iniziata la discesa che ci ha riportato a congiungerci con il sentiero preso il giorno precedente e portarci fino al paese di Villa di Lozio dove ci aspettava la macchina.

Rifugio Laeng4

Che dirvi… l’intero giro ad anello lo consiglio a chi ha gambe allenate perché alcune salite sono davvero impegnativi ed inoltre i chilometri fatti sono parecchi; altrimenti se volete raggiungere il laghetto lo si può fare anche dal versante opposto e addirittura ci si può arrivare in macchina oppure in una breve camminata lasciando l’auto a Borno.

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Categories : gite, Lombardia

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