Quando mi hanno proposto di fare birdwatching ero un pò in dubbio perchè non sapevo bene di cosa si trattasse ma quando mi hanno spiegato che c’era la possibilitá di avvistare da vicino dei grandi rapaci come i grifoni… non ci ho pensato su nell’adesione subito. Quando mai avrei potuto avere un’occasione del genere visto che qui in Sardegna è rimasta l’ultima colonia di grifoni autoctoni.

Mi è passata a prendere una jeep e insieme alla guida Antonello Cossu, abbiamo iniziato la salita proprio alle spalle di Bosa; un paesaggio magnifico, tutto verdeggiante e con pascoli di pecore che sembravano seguirei è segnatrici il percorso. Durante il viaggio ho scoperto che la guida porta spesso ragazzi e bambini a partire dagli 8 anni e se più piccoli, accompagnati dai genitori, in questa splendida esperienza dove, con il tempo migliore del nostro, si può vedere da vicino, molto vicino, i nidi dei grifoni. Camminando lungo un crostone, proprio in cima alla montagna, si ha la possibilitá di sederai e vedere i grifoni liberarsi in volo; peccato che oggi non fosse la giornata ideale. Non ci siamo arresi e Antonello ha deciso di portascì sul mare, lungo la litoranea che collega Bosa ad Alghero, per cercare di vedere se li potevamo scorgere e… Appena avvistato qualcosa volare, Antonello ha preso il binocolo per controllare. Erano loro, i grifoni, che seguivano la corrente o forse avevano avvistato una carcassa e quindi la stavano curando; con il binocolo è stata una grande emozione e devo dire che mi ha fatto anche un certo effetto vedere quanto fossero grandi nonostante fossimo molto distanti. Possono arrivare ad essere grandi fino a 2.40 metri, covano 1 solo uovo all’anno e lo covano entrambi. Prima di accoppiarsi il maschio corteggia la femmina portando le dei rami in dono che poi serviranno per creare il nido per l’uomo; che dire, anche questa è Bosa e il suo turismo attivo!