In Italia ma soprattutto nel mondo, le tradizioni sull’avvento sono molto diverse; ad esempio in Norvegia si utilizza accendere 1 candela ogni settimana dedicando la prima alla gioia, la seconda al desiderio, la terza alla speranza e l’ultima alla pace. Proprio per questo ho deciso di lasciarvi oggi una leggenda dedicata alle quattro luci per scoprire insieme… cosa si dicono quando parlano tra loro.

Quattro ceri ardevano sulla corona dell’Avvento. Era tranquillo, così tranquillo che si sentivano le luci parlare tra loro.
La prima candela sospirò e disse: “Il mio nome è la pace. Io brillo, ma la gente non vuole la pace, e non mi avranno”. La luce diventò sempre più piccola fino a che si estinse completamente.
La seconda candela disse: “Il mio nome è la fede. Ma sono superflua. La gente non saprà più chi è Dio. É assurdo che io continui a bruciare”. Così lasciamo posto ad altre luci.
Con difficoltà e a bassa voce la terza luce disse: “Il mio nome è amore. Io stesso non ho più la forza di bruciare. La gente mi ignora. Vedono solo se stessi e non gli altri i quali dovrebbero amare”. Anche la terza luce si spense.
Un bambino entrò nella stanza, guardò le luci e disse: “Voi dovreste brillare, non spegnervi”, con gli occhi pieni di lacrime.
Poi arrivò all’improvviso la voce della quarta luce: “Non abbiate paura! Finché io brucio, possiamo accendere di nuovo le altre candele. Il mio nome è speranza”.
E il bambino con una fiamma di speranza, accese tutte le altre luci.

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Categories : Viaggi

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