Un pò di tempo fa ho ricevuto l’invito per partecipare ad un incontro presso gli uffici di Boiron e non ho saputo resistere; conoscendoli già di persona per un precedente incontro, avendo avuto la grande occasione di vedere i laboratori di Lione in prima persona ed essendo vicina all’omeopatia ho pensato di cogliere anche questa opportunità. All’incontro sarà presente la dottoressa Elena Bosi specialista in pediatria che utilizza l’omeopatia senza nulla togliere alla medicina tradizionale; avendo voglia di saperne sempre di più su questo argomento non mi sono tirata indietro e…mi sono divertita molto a “giocare” con le altre mamme bloggers.

Inutile dirvi che la gentilezza offerta è stata grandissima e addirittura ci hanno permesso di fare un giro per la sede: un vero spettacolo per gli occhi vista la moltitudine di colori, la vivacità degli ambienti e degli stili insomma… il luogo perfetto per lavorare in serenità. Ho utilizzato il termine “giocare” perché lo staff ci ha accolto dando ad ognuna di noi 3 palette: a, b, c e proponendoci un divertente gioco attraverso il quale cercare di capire quanto ne sapevamo sull’omeopatia e con l’aiuto della dottoressa Bosi risolvere qualche dubbio o chiarirsi meglio le idee. Avete voglia di mettervi in gioco anche voi? E allora… ecco qui il divertente quiz:

Bisogna credere all’omeopatia perché funzioni?
No, l’omeopatia non è una fede in cui credere.
L’omeopatia non è una fede in cui credere, è una terapia. Basti pensare, ad esempio, all’impiego dell’omeopatia in veterinaria: l’animale non può riconoscere il tipo di terapia al quale è sottoposto o sviluppare una reazione psicologica perché “crede” al medicinale che gli viene somministrato. La pratica clinica evidenzia inoltre i risultati positivi raggiunti da questa terapia: l’omeopatia è usata nel mondo da più di 400 milioni di persone, di queste 7 milioni sono solo gli italiani, e, sempre in Italia, sono più di 20 mila i medici che attualmente prescrivono medicinali omeopatici.

Scegli la definizione corretta:
Gli omeopatici sono dei medicinali. Gli omeopatici sono medicinali a tutti gli effetti: lo Stato Italiano ha ufficialmente riconosciuto il “medicinale omeopatico” con D. Lgs. 185/95, che ha recepito la direttiva europea n. 92/73 CEE. Sono inoltre regolamentati dal D. Lgs. 219/2006. Le materie prime utilizzate per la produzione dei medicinali omeopatici sono di origine vegetale, animale, minerale o chimica. Sono medicinali commercializzati in farmacia.

Completa la frase: “I medicinali omeopatici si dividono in…”:
Medicinali specialità e medicinali a nome comune. I medicinali omeopatici possono presentarsi sotto forma di “medicinali a nome comune” e
“specialità”. I primi sono contraddistinti da un nome latino, possono presentare variazioni sulla posologia e sulla quantità di diluizione e vengono più spesso prescritti dall’omeopata. Per specialità si intendono invece medicinali omeopatici commercializzati dalle aziende
farmaceutiche, con campi di applicazione specifici e adatti al trattamento di un’ampia gamma di patologie. Possono essere prescritti dal medico, consigliati dal farmacista o utilizzati per l’automedicazione. Gocce e sciroppi, granuli e globuli sono esempi di forme farmaceutiche usate in omeopatia (queste ultime le più tipiche).

Esistono delle differenze tra fitoterapici e medicinali omeopatici?
Sì, ci sono differenze nelle materie prime utilizzate e nelle modalità di produzione del prodotto. I medicinali omeopatici e i fitoterapici sono diversi per vari motivi: nella fitoterapia si utilizzano sostanze di origine vegetale, mentre nell’omeopatia le materie prime di partenza sono di origine vegetale, ma anche animale, minerale o chimica. Oltre che nelle possibili sostanze di partenza, esistono delle differenze nelle modalità di preparazione: i medicinali fitoterapici contengono principi attivi estratti dalle piante in dosi ponderali, mentre i farmaci omeopatici contengono diluizioni infinitesimali di sostanze provenienti dal mondo animale, vegetale, minerale o chimico.

Quando si può ricorrere all’omeopatia?
In caso di patologie lievi, cura di malattie croniche e in prevenzione. E’ convinzione comune che l’omeopatia possa essere utilizzata solo per patologie lievi o che guariscono spontaneamente. I campi d’azione dell’omeopatia sono in realtà numerosi: oltre che per patologie lievi, l’omeopatia può essere impiegata in prevenzione, per la cura di malattie croniche e per la cura di patologie pediatriche.

I medicinali omeopatici sono compatibili con quelli “tradizionali”?
Sì, in generale i medicinali omeopatici si possono assumere in concomitanza con altre terapie, in un’ottica di integrazione. In generale non esistono rischi nell’associare un medicinale omeopatico ad altre terapie o farmaci, con i quali spesso i medicinali omeopatici hanno un effetto sinergico. Per questo motivo, molti medici e farmacisti consigliano uno schema terapeutico integrato che prevede più tipologie di medicinali. In alcuni casi i medicinali omeopatici possono avere un ruolo di supporto alle cure tradizionali: si pensi ad esempio alla cura degli effetti secondari di terapie importanti, come quelle oncologiche, per i quali l’omeopatia può fare molto e ha il vantaggio di non aggravare il quadro clinico del paziente.

L’omeopatia agisce velocemente?
Sì, in particolare per la cura di patologie acute (es. mal di gola, mal di testa) E’ un luogo comune pensare che i risultati di una terapia omeopatica si possano rilevare solo in un arco temporale di lunga durata. La rapidità d’azione dei medicinali omeopatici dipende dalla risposta individuale e dal problema di salute considerato: per la cura di un sintomo acuto, l’azione può essere anche molto rapida. In caso di malattie croniche, invece, il trattamento è necessariamente più lungo.

Ci si può curare da soli con i medicinali omeopatici?
Solo in alcuni casi. Spesso è possibile curarsi da soli con i medicinali omeopatici, in associazione al consiglio del farmacista, in particolare con i medicinali specialità che hanno campi di applicazione ben precisi. In ogni caso, se i sintomi persistono, è necessario consultare un medico.

Completa la frase scegliendo l’affermazione corretta: “La qualifica di medico omeopata si può ottenere…”:
Dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia. Soltanto dopo il conseguimento della laurea in medicina e chirurgia il medico può completare la propria formazione seguendo corsi di omeopatia, ottenendo così la qualifica di medico esperto in omeopatia.

Perché nei medicinali omeopatici non ci sono foglietto illustrativo, posologia e indicazioni terapeutiche?
Perché in Italia, secondo una legge, le indicazioni terapeutiche non possono essere comunicate al pubblico, ma solo a medici e farmacisti. In Italia ‐ a differenza di altri paesi europei ‐ secondo il D.Lgs. 219/2006 le indicazioni terapeutiche delle specialità omeopatiche non possono essere comunicate al pubblico, ma soltanto a medici e farmacisti. E’ per questo motivo che le loro confezioni sono prive di foglietti illustrativi e indicazioni terapeutiche in genere. I medicinali omeopatici a nome comune sono indicati per diverse affezioni, in funzione delle modalità reattive specifiche di ogni individuo: non è quindi possibile attribuire loro un’unica indicazione terapeutica. La stessa considerazione non riguarda le specialità omeopatiche, che hanno invece un’ indicazione terapeutica ben precisa.

Durante la gravidanza e l’allattamento ci si può curare con i medicinali omeopatici?
Sì, si possono assumere gli omeopatici sotto consiglio del medico, del ginecologo o del farmacista. Gravidanza e allattamento sono periodi particolarmente delicati, durante i quali l’assunzione di ogni medicinale deve avvenire sotto prescrizione del medico. L’omeopatia costituisce una valida risposta alle esigenze della donna in gravidanza e nel periodo successivo al parto e spesso è scelta da numerosi ginecologi per la cura dei disturbi più comuni di questi periodi. Per molte mamme, i medicinali omeopatici rappresentano infatti un prezioso alleato, sia in preparazione al parto, che nella fase del post parto. In particolare, vengono utilizzati frequentemente per l’allattamento, sia per stimolare la produzione di latte, sia per la cura dei disturbi tipici di questa fase, tra cui mastiti, ragadi, ecc. E’ comunque consigliabile parlarne sempre con il ginecologo o col farmacista di fiducia.

In omeopatia esistono differenze tra il dosaggio pediatrico e quello per adulti?
No, la posologia è, in genere, la medesima, indipendentemente dall’età del paziente. Per i bambini non è previsto un dosaggio inferiore rispetto a quello per gli adulti. Questo si spiega con il fatto che i medicinali omeopatici sono estremamente diluiti e, anche se il meccanismo di azione non si conosce ancora, è certo che non risponde alle stesse regole (dose‐effetto) dell’allopatia. Per questo motivo non ci sono differenze significative nella posologia indicata per i bambini rispetto a quella degli adulti. E’ sempre indicato rivolgersi al proprio pediatra per avere informazioni corrette sulla posologia, a maggior ragione in Italia, visto che la legge vieta di inserire nella confezione il foglietto illustrativo.

Come si possono somministrare i granuli e i globuli al bambino?
Facendoli sciogliere sotto la lingua o in un po’ d’acqua. I granuli e i globuli omeopatici vanno lasciati sciogliere sotto la lingua o, nei bambini più piccoli, in un po’ d’acqua, meglio se oligominerale e a temperatura ambiente. Si possono far sciogliere anche nel biberon o in un bicchiere, ma è sempre preferibile in acqua oligominerale e a temperatura ambiente e comunque mai in sostanze aromatiche come tisane, camomilla o succhi di frutta.

Esistono specialità omeopatiche indicate per le patologie invernali?
Sì, esistono specialità omeopatiche che si possono assumere in prevenzione, al manifestarsi dei primi sintomi e nella fase acuta della malattia. Per le patologie invernali i medicinali omeopatici possono essere assunti in prevenzione, al comparire dei primi sintomi e nella fase acuta della patologia. In particolare i medicinali omeopatici sono adatti a tutta la famiglia per la prevenzione delle sindromi influenzali, para‐influenzali e delle virosi in genere, sia negli adulti che nei bambini. Può essere assunta anche all’apparire dei primi sintomi, poiché, se presa tempestivamente, contribuisce ad inibire la progressione della malattia, fermandola così sul nascere. E’ indicata anche durante la fase acuta e facilita un decorso rapido della malattia.

Si può curare la tosse con i medicinali omeopatici?
Sì, esistono dei medicinali omeopatici indicati per tutti i tipi di tosse. I medicinali omeopatici per la tosse sono disponibili in diverse forme farmaceutiche, come sciroppi, granuli e gocce e possono essere utilizzati per tutti i tipi di tosse, sia secca, sia grassa. L’assenza di sostanze ad azione farmacologica sedativa li rende utilizzabili in qualunque momento della giornata, senza effetti quali sonnolenza, stipsi o depressione respiratoria. Il medico o il farmacista sapranno consigliare il medicinale più adatto alle esigenze ed agli stili di vita di ciascun paziente.

Che dire… bellissima mattinata all’insegna dell’apprendimento, della conoscenza verso un mondo, l’omeopatia, che mi interessa e di cui spero sempre se ne possa parlare di più e visto che questa volta erano presenti molte mamme bloggers, spero che il potere della rete possa smuovere qualcosa perché… l’omeopatia è una medicina!

Tags : , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,
Categories : eventi, in farmacia, Prodotti consigliati

0 Commenti








  • CONSIGLIATO

  • SPONSOR

  • AFFILIAZIONI

  • INIZIATIVE SPECIALI

  • Io allatto alla luce del sole 4

  • Volantini digitali co2neutral

  • Segnalato da:

  • BBMAG

  • segnalato da pane, amore e creativita

  • PARTECIPO A…