Ho portato i miei bimbi alla Grotta di sale di Melegnano pergli provare questa esperienza; volevo vedere innanzitutto i benefici di questa grotta cercando di notare qualche cambiamento ma anche fargli provare un nuovo modo di giocare visto che per loro non è comprensibile il fatto di essere in un posto del genere per la propria salute e per respirare aria sana e pulita visto che si trovano davanti un mare di sale con cui giocare. L’impatto del nuovo posto è stato positivo e quando finalmente si è aperta la porta… ecco lo stupore!

Devo dire che le loro facce erano estasiate quando hanno visto la grotta: luci soffuse e colorate lungo tutte le pareti, conchiglie e stelle marine appene ai muri, musica di sottofondo che creava atmosfera e… un mare di sale grosso con cui poter giocare. In un angolo anno poi scoperto i giochi: palette, secchielli, camioncini, animali di vario genere e altri giochi con cui sbizzarrirsi; inutile dire che la copertina che Lorenza ci ha dato per sederci… è stata subito accantonata per mettersi seduti a terra e iniziare a giocare. Hanno iniziato prima a perlustrare i giochi, incuriositi come sempre dalle novità e non vi dico che mega fattoria hanno costruito, si sono poi dedicati alle “montagne di neve” come le hanno definite visto che per loro giocare con il sale era del tutto una novità e quindi gli sembrava più neve anche se non fredda e molto più gestibile da giocare.
Lorenzo è stato molto attratto dalle luci colorate nei lati del pavimento: gialla, rossa, blu, verde, rosa e sapete cosa faceva? Lui vedeva il riflesso sul sale dello stesso colore della lucina e pensava che prendendolo in mano avesse il sale di quel colore e lo portava accanto ad un altro colore pensando così di poter mischiare i colori: è sorprendente la fantasia dei bambini!
Non vi dico l’uscita. I 45 minuti sono trascorsi velocissimamente e quando Lorenza ci ha aperto la porta per uscire… il dramma! Oramai erano convinti di trovarsi in un parco giochi e quindi volevano rimanere lì ancora; non è facile spiegare ad un bimbo di 2 anni e mezzo che non è un parco giochi e che bisogna andare a casa. Per fortuna che Simone, il grande, mi è stato di aiuto e prendendo Lorenzo per mano gli ha detto: “dai, adesso andiamo a giocare  acasa con i treni!” e per fortuna che Lorenzo gli ha creduto.
Che dire… l’esperienza è piaciuta molto, il posto è molto accogliente e se al tutto si aggiunge che fa bene alla salute… bhe ci andrei tutti i giorni! Sono curiosa di vedere come si sveglieranno domani; al momento vi posso dire che il nasino chiuso di Lorenzo ha iniziato a “piangere” e per fortuna che avevo la scorta dei fazzoletti in borsa!
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