Archive for ottobre 14th, 2010

 Manny Tuttofare è una serie d’animazione in 3D rivolta ai bambini di età prescolare messa in onda da Playhouse Disney su Disney Channel. Il protagonista principale è Manny, un piccolo imprenditore che insieme ai suoi attrezzi animati e parlanti è sempre pronto a risolvere qualsiasi problema tecnico e quando viene trovata la soluzione del problema da parte di Manny, il gruppo degli attrezzi inizia a lavorare, cantando una simpatica canzoncina “Aggiustiamolo tutti dai, avvitalo, stringi dai, let’s work togheter now, lavora insieme a noi. Taglia, calcola, battilo, sforzalo, serralo, qui ciascuno ha il suo compito e lavorano, all togheter aggiustiamo noi!“. Come vedete dalla canzoncina, altra particolarità del cartone animato è la presenza di alcune parole, frasi o canzoncine in inglese così da iniziare un primo approccio alla lingua… giocando!

Non sono la classica mamma che mette i bambini davanti al televisore ed infatti mio figlio grande, nonostante i suoi 4 anni, non guarda mai la Tv, solitamente preferiamo la musica però se ciò che viene trasmesso ha un fine… bhe allora ben venga e questo cartone animato ce l’ha, porta un messaggio importante e utile: soltanto con un lavoro di squadra, dove vengono esaltate le capacità dei singoli, si possono risolvere i problemi.

Personaggi:
Manny Tuttofare, Vito (cacciavite a taglio), Philip (cacciavite a stella), Scatto (metro a nastro), Strizza (pinza), Pim (martello), Becco (chiave a pappagallo), Dente (sega).

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Come utilizzare le centinaia di foglie che abbiamo raccolto da quando hanno iniziato a cadere? Certo di idee ce ne sono tante ma le foglie sono molte di più e così oggi creeremo un nostro nuovo amico: l’omino foglia! Ci vorrà pochissimo tempo ma tanta, tanta fantasia. Il materiale è pochissimo e sarà semplice utilizzarlo infatti ci serviranno foglie, gusci di frutta secca, colla liquida e un pennarello nero. Per prima cosa vado a rompere con molta calma perché devo aprirli perfettamente a metà, i gusci di 1 noce, 1 nocciola e 1 spagnoletta (o arachide?) perché ci serviranno per i particolari. Tra le numerose foglie, faccio scegliere ai bambini la più grande e 2 colorate: la grande rappresenterà il corpo dell’omino mentre le 2 piccole saranno i particolari del vestito. La metà della noce la utilizzerò per creare la faccia e con il pennarello vado a disegnarci sopra naso, occhi e bocca per poi mettere sul contorno della noce la colla liquida e attaccarla al foglio; e i capelli? Prendo una foglia sottile, la piego a metà e con la forbice faccio dei piccoli taglietti così una volta che li avremo attaccati, avrà una bellissima acconciatura: tutti in piedi! Sotto alla testa ci incollo la foglia grande e dentro le 2 piccole come se fossero dei bottoni. A questo punto metto la colla sulle estremità della spagnoletta e le vado ad attaccare sotto, andando a formare i 2 piedi quindi uno a destra e uno a sinistra della foglia grande. E le mani? Basterà mettere la colla alle estremità della nocciola e… divertitevi ad attaccarle dove volete, noi l’abbiamo rappresentanto che balla quindi con una mano sul fianco e una in alto.

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Perché parlare dei Barbapapà? Quasi me li ero anche dimenticata ed invece… quest’anno sarà il tema conduttore del progetto scolastico dell’asilo e devo dire che mi piace molto l’idea! E’ interessante come sia stato scelto il tema: ogni componente della famiglia è associato ad un’attività o laboratorio che i bambini seguiranno: giardinaggio, cura della persona, musica, manipolazione o psicomotricità. Ma ce li ricordiamo tutti i personaggi? Sinceramente dovrò andare a ripassarmi un pochino i nomi altrimenti farò una pessima figura con Simone facendomi trovare impreparata…

Barbabella: è viola, è la vanitosa della famiglia: ama i gioielli e i profumi e odia gli insetti.
Barbaforte: è rosso, è lo sportivo della famiglia.
Barbalalla: è verde, è la musicista di casa e sa suonare praticamente ogni strumento (a volte si trasforma lei stessa nello strumento che poi suonerà).
Barbabarba: è nero e peloso, è l’artista di casa e la sua pelliccia nera è spesso imbrattata dei colori che usa per dipingere.
Barbottina: è arancione, è lo stereotipo dell’intellettuale, porta gli occhiali e ama leggere.
Barbazoo: è giallo, è un amante della natura e conosce tutti gli animali e le piante, i vari tipi di clima e i problemi che causa l’inquinamento in poche parole è un ecologista convinto.
Barbabravo: è blu, è lo scienziato ed inventore della famiglia: a volte però le sue idee sono troppo audaci e i suoi esperimenti finiscono per causare catastrofiche conseguenze.

Ma ve la ricordate la canzone? Roberto Vecchioni ha proprio fatto un disco “Barbapapà” con diverse canzoni: Ecco arrivare i Barbapapà, Com’è divertente aiutare papà, Chi ce l’ha un’idea?, Il miglior amico degli animali, Barbapapà rock, La canzone dei Barbapapà, La famiglia di Barbapapà. La più conosciuta è sicuramente “Ecco arrivare i Barbapapà” di cui vi lascio il testo.

 

Ecco arrivare i Barbapapa (chi sono poi)
Barba e Mamma Barbapapa (coi figli piccoli e grandi)
tu li vedi trasformare come gli va

Barbapapa è tutto rosa, più di una rosa rosa!
Barbamamma è così nera, più di una rosa nera!
Barbitulle è giallo giallo. Barbalalla e verde come un fico!
Barbottina piccina ha il colore dell’arancio!
Barbu è più nero di un corvo!
e quando dipinge si è certi
che si macchia da tutte le parti!
Barbabella è violetta. Barbidu è tutto blu!
Barbadura grande atleta rosso come il fuoco è! ( e da loro c’è felicità).

Ecco arrivare i Barbapapa (Barbapapa)
nella famiglia Barbapapa (vieni con noi dai Barbapapa)
tu li vedi trasformare come gli va (come gli va)

(vieni con noi Barbapapa)

Ci sono Barbapapa, Barbamamma, Barbidu, Barbiuil, Barbabella, Barbadura, (vieni con noi)
Barbottina, Barbidu, Barbalalla!

Prendendo spunto dall’amica Erika, ho voluto creare delle splendide ghiande colorate per poter… decorare la casa con tanti colori autunnali. Per prima cosa nel pomeriggio di ieri, sfruttando la bellissima giornata di sole, sono andata con i miei 2 cuccioli a fare una bella passeggiata nei prati qui attorno alla ricerca di “cappucci” delle ghiande; ovviamente ci siamo portati dietro un sacchetto perché si sa, la ricerca si potrebbe estendere anche ad altro ed infatti… Dopo un’oretta all’aria aperta tra corse nel prato, nascondini e raccolto, siamo passati in cartoleria per comperare diversi fogli di carta velina tutti colorati: arancione, verde chiaro e scuro, argento, oro, rosso, viola, azzurro e molti altri così potremo ricreare tutti i colori autunnali. Una volta a casa, abbiamo preparato il tavolo con tutto il materiale occorrente e… all’opera! Per prima cosa, abbiamo ritagliato delle strisce di ogni colore della carta velina che avevamo appena acquistato così che mentre io tagliavo, Simone un pò tagliava e un pò si è messo a creare delle palline ma… come? Bhe, per sembrare delle ghiande belle cicciottelle, ho pensato di riempirle con del cotone: ho mostrato a Simone come fare e poi si è messo lui all’opera mentre io ho iniziato a inserire la colla liquida dentro ogni cappuccio di ghianda raccolto. A questo punto è bastato inserire le palline colorate create da Simone dentro i cappucci e… vederle insieme fa un bell’effetto; ora le metterò in una ciotolina per decorare il mobiletto in salotto.

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