Archive for settembre 22nd, 2010

Avevo proprio voglia di arricchire la parete della cucina che addobbiamo con i lavori più belli e particolari fatti da Simone e così stasera, ne aggiungeremo uno nuovo: le 4 stagioni. Sembra una cosa banale ma per un bambino non è semplice capire perché le stagioni cambiano, quando cambiano e cosa succede in ogni stagione e così… ci abbiamo giocato un pò sopra!

Materiale: foglio di carta A3 (grande), matita, squadra, pastelli a cera, colla, foglie, ritagli di giornale, cotone e fiori.

Procedimento: per prima cosa ho diviso il foglia di carta A3 in 4 parti uguali per poi disegnarci all’interno i 4 diversi alberi. Siamo partiti dall’inverno perché Simone ADORA la neve e quindi la prima cosa che ha voluto fare è stata quella di attaccare tanto cotone sopra i rami dell’albero e per decorare un pò, ho insistito perché ne mettesse un pochino anche per terra. Accanto abbiamo fatto la primavera, stagione in cui i rami si riempiono di foglie e di fiori ecco perché, per dare un tocco in più, abbiamo attaccato dei piccoli fiori del nostro giardino: piccoli fiori viola del rosmarino e della menta in fiore. Siamo poi passati all’estate quando sugli alberi compaiono i primi frutti e così ho pensato di attaccarci delle piccole bacche rosse che nei giorni scorsi i miei piccoli hanno raccolto da dei cespugli: sembrano delle piccole mele e così le abbiamo incollarle, attaccandole un pò ovunque; alla fine, l’autunno quando le foglie cadono e i rami rimangono spogli. Ecco che abbiamo attaccato delle piccole foglie secche raccolte al parco anche se poi la maggior parte le abbiamo attaccate ai piedi dell’albero ormai… spoglio. Mi è bastato poi scriverci accanto il nome della stagione e… mi sembra proprio venuto bene, stasera papà sarà entusiasto di questo capolavoro!

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Quante canzoni nuove all’asilo… e siamo solo alla seconda settimana, chissà ora della fine dell’anno! Devo dire che questa è simpatica e anche se parla di streghe che magari possono far paura, cantata sotto forma di canzone… bhe risulta molto simpatica soprattutto il ritornello: Hi! Hi! Hi! Hi! E poi si sta avvicinando Halloween e anche se qui da noi non c’è una grande tradizione nel festeggiarlo, per i bambini una canzoncina e qualche addobbo da creare per addobbare l’asilo o la porta di casa, risultano un’interessante scoperta.

E le streghe ballano
la danza per i maghi,
con un filtro magico
per spaventare i draghi.
Gira, gira il mestolo
tira su il coperchio,
fuoco, fuoco notte e dì
le streghe fan così!
Hi! Hi! Hi! Hi!

Svuotano i barili 
bevendo a più non posso
quando si ubriacano
finiscono nel fosso.
Gira, gira il mestolo
tira su il coperchio,
fuoco, fuoco notte e dì
le streghe fan così!
Hi! Hi! Hi! Hi!
Due zampe di topo
una coda di serpente
quattro pipistrelli
un ragno senza un dente
questo filtro magico
è ancora più potente.
Gira, gira il mestolo
tira su il coperchio,
fuoco, fuoco notte e dì
le streghe fan così!
Hi! Hi! Hi! Hi!

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Quando ero piccola e con mio nonno andavo a passeggiare nel bosco per cercare funghi o per raccogliere i ciclamini che poi piantavamo in terrazzo, mi piaceva molto raccogliere le ghiande; spesso però trovavo solo i “cappelli”, le ghiande magicamente sparivano. Mio nonno un giorno, quando per l’ennesima volta avevo chiesto: “ma come mai ci sono solo i cappelli?”, mi raccontò una storia che tutt’ora mi porto dietro; mi disse che quelli erano i cappelli degli elfi che perdevano per strada. La prima volta che me lo disse rimasi a bocca aperta perché non conoscevo gli elfi e così mi feci racconatare tutto: mi disse che gli elfi erano dei piccoli abitanti del bosco, che custodivano un grandissmo tesoro dentro il tronco di un albero ma che nessuno sapeva dove fosse; mi aveva anche detto che nessuno mai aveva visto un elfo perché si nascondevano e proprio mentre scappavano, perdevano i loro grandi cappelli ed ecco perché il bosco ne era pieno.
Mi è piaciuta così tanto questa storia che mentre eravamo al parco l’ho raccontata a Simone che mi guardava incuriosito, esterefatto e pieno di entusiasmo per aver scoperto che ci sono dei piccoli abitanti nel parco giochi del nostro paese; si è messo a cercarli, voleva vedere se li trovava, se lui potesse essere il primo a vederne uno ma invece ha trovato solo tanti cappelli! Per consolarlo perché ci è rimasto un pochino male nel non essere riuscito a trovarne nemmeno uno, mi sono invetata un qualcosa di simpatico, di molto banale ma che gli è servito per fargli tornare un gran sorriso e per dirmi: “domani ci veniamo ancora al parco così magari vedo un elfo”. E’ proprio vero che basta poco ai bambini per renderli felici, basta… sorprenderli e così è stato. Ho fatto chiudere gli occhi a Simone e per essere sicura l’ho bendato; con un pennarello nero, ho disegnato sulla punta delle dita 2 occhi e una bocca sorridente per ogni dito senza che lui potesse vedere cosa stavo facendo; con un pezzettino di scotch ho attaccato i cappelli delle ghiande sulla punta delle sue dita e… ecco qui i piccoli elfi che stava cercando!

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