Archive for settembre, 2010

Lo sapete qual è il fiore simbolo della festa dei nonni? NONTISCORDARDIME. Ogni fiore ha un suo significato e la tradizione fa risalire il significato di questo fiore ad una legenda austriaca: un giorno 2 innamorati, mentre passeggiavano lungo il Danubio scambiandosi tenerezze, rimasero affascinati dalla grande quantità di fiori blu che venivano trasportati dalla corrente; purtroppo però il giovane, nel tentativo di raccogliere alcuni di questi fiori per l’amata, venne inghiottito dalle acque, gridando “Non dimenticarmi mai!”; il suo significato è quindi quello della fedeltà e dell’amore eterno. Potete scaricare la sagoma di questo splendido fiore così potrete farla colorare ai vostri bimbi e darla in regalo ai nonni: sagoma
Vi lascio anche un ricordo di quando andavo alle elementari, una poesia dal titolo “Ho fatto un mazzolino” che avevo imparato e che ora ho passato a mio figlio:

Ho fatto un mazzolino,
coi fiori del giardino,
li ho colti stamattina,
insieme al mio papà.
Sono i fiori per la tua festa,
cara mamma eccoli qua.
Una rosa perchè ti voglio bene,
una viola perchè sarò ubbidiente,
un papavero, non so perchè,
un non ti scordar di me.
Un mughetto insieme ad un gelsomino,
da quest’oggi sarò sempre più buono,
una primula vuol dire che,
il primo pensiero sei per me.
Qualche ciclamino,
perchè dimentichi che sono biricchino,
un girasole, una margherita,
perchè tu sei il fiore della vita.

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Che idea originale ho trovate nel web e più precisamente nel sito designmag.it dove lo studio Art. Lebedev ha ideato delle mollette particolarissime per decorare la serata più tenebrosa dell’anno: Halloween! Mi sono quindi ispirata per creare anch’io, dalle semplici mollette per stendere, dei simpatici pipistrelli da appendere ad un filo per decorare la tavola durante la sera di halloween.

Materiale: mollette di legno, colori (nero e arancione), cartoncino colorato (nero e arancione) e colla.
Procedimento: ho smontato per intero le mollette così che possa riuscire meglio a colorarle sia dentro che fuori; intanto che si asciugano, ritaglio le ali dei pipistrelli: disegno sul cartoncino le sagome delle ali e poi le ritaglio; ovviamente sia sul cartoncino nero che sul cartoncino arancione. A questo punto non mi resta che ricomporre la molletta e attaccarci sopra le ali con della semplice colla e poi… la sera di halloween, dopo aver apparecchiato la tavola, appenderò un filo da una parete all’altra e attaccherò le mollette-pipistrello alternando i colori così sembrerà che stiano volando sul serio! La foto che vedete è un esempio di come dovrebbe venire ma… tornate a trovarmi così potrete vedere la tavola apparecchiata e i pipistrelli che volano sopra le nostre teste.

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Dopo essere stati in cascina, aver munto le mucche e aver fatto il formaggio, Simone si sente un vero “casaro” e così volevo ampliare le sue conoscenze; per questo ho voluto inaugurare una nuova sezione delle nostre idee creative, il “giardinaggio”. Esiste forse un agricoltore che non si occupi della terra? Direi proprio di no e siccome a tutti i bambini piace giocare con la terra… giochiamoci in maniera cotruttiva, vedendo come la terra ci può regalare dei frutti se noi la trattiamo in un certo modo. E’ un modo in più per avvicinare i bambini al contatto con la natura e così voglio proporvi degli esperimenti, dei giochi e dei lavori creativi così che i bambini possano imparare… giocando! Il nostro primo esperimento saranno le lenticchie: vedere come da un seme di lenticchia possano nascere delle piantine; è un esperimento che avevo fatto alle elementari ma è talmente semplice che lo si può proporre ai bambini dell’asilo e quindi andiamo a prendere tutto l’occorrente!

Materiale: piatto di plastica, lenticchie secche, cotone idrofilo.
Procedimento: è semplicissimo, vi basterà porre sul fondo del piatto il cotone; fate in modo che il piatto sia interamente coperto da uno strato di cotone e spruzzare un pochino di acqua, quel tanto che basta per inumidire il cotone; prendere alcune lenticchie e disporle sul cotone spargendole un po’ in tutto su tutto il piatto. Quest’operazione è molto divertente quindi lasciate che sia il bambino a farlo, si divertirà moltissimo a riempire ogni spazio libero.

  Altra fase divertente: l’innaffiamento! Fornite al piccolo “agricoltore” un piccolo spruzzino con un po’ d’acqua per innaffiare la sua coltivazione: non troppa, o rischierete un allagamento! Ogni giorno, scegliete un momento particolare della giornata come ad esempio noi che abbiamo scelto il mattino prima di andare all’asilo, ricordategli di innaffiare le lenticchie; ho scelto lo spruzzino perché Simone riesce a gestirlo in totale tranquillità da solo e così è totalmente indipendente nello svolgere quest’operazione. Vedrete che entro pochi giorni, con gioia e sorpresa del bambino, spunteranno le prime piantine e anche noi, fra qualche giorno, vi mostreremo la crescita della nostra coltivazione. Buon lavoro!

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Potevamo non creare un nuovo MEMORY per l’occasione? Direi proprio di no visto che è il nostro gioco preferito e così… andiamo a cercare le immagini! Ci siamo un attimo messi a pensare quali potessero essere i simboli della festa di Halloween e ne abbiamo trovati diversi: gatto nero, strega, fantasma, pipistrello, ragno, zucca, candela e scheletro; i disegni li abbiamo cercati in bianco e nero così, una volta stampati, Simone si potrà divertire a colorarli. Ci ho pensato io a creare le tesserine creando attorno ad ogni disegno un profilo nero e poi abbiamo stampato 2 copie; con il piccolo Lorenzo in giro, dei semplici fogli durerebbero veramente poco e così dopo averli ritagliati li abbiamo incollati sopra dei cartoncini colorati di arancione visto che è uno dei colori simbolo della festa e poi… GIOCHIAMO!

Vi lascio il file (memory) che ho creato così potrete stamparlo anche voi in duplice copia e vi potrete divertire con il vostro cucciolo!

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Partiamo dal presupposto che Simone adora le rime, da quando ne ha imparato alcune l’anno scorso all’asilo, a volte si mette sul divano con il papà, detta una parola, cercano insieme di trovare una rima; devo dire che è persino più bravo di me, a volte non mi vengono proprio! Così ho pensato di riadattare una poesia che ho trovato nel web (scusate ma non ricordo dove) che era dedicata alla mamma ma nel nostro caso, la faremo per la nonna; appena gliel’ho letta ho visto le sue labbra esplodere un sorriso:

Nonna, per la tua festa
ho preparato un fiore di cartapesta;
ma voglio offrirti anche un altro fiore,
quello che nasce dal mio cuore
Ti dirò in più una mia poesia:
“TI VOGLIO BENE, NONNINA MIA!”

A questo punto non mi rimane che… creare il biglietto, mica gliela leggeremo e basta, alle nonne piace avere un ricordo che possano guardare in ogni momento della loro giornata quindi: al lavoro!

Materiale: cartoncini colorati, forbici e pennarello.
Procedimento: per prima cosa stampo sui 2 cartoncini colorati che Simone ha scelto (rosso e verde) la sagoma del fiore che andremo poi a sagomare e a piegare; una volta stampata la sagoma vado a scrivere al centro la poesia con un bel pennarello nero e a caratteri belli chiari così che si possa leggere bene (anche senza occhiali!). Ora arriva la parte un pò più difficile: la piegatura! Bisogna piegare i petali a due a due verso l’interno, seguendo la linea tratteggiata dell’esagono e poi riaprirli; bisogna poi fare una piega verso l’esterno al centro di ogni petalo, dalla punta fino alla linea tratteggiata dell’esagono; basterà poi ripiegare uno sopra l’altro i petali per chiudere il fiore.
Per agevolarvi, vi lascio da scaricare la sagoma che ho utilizzato (Sagoma), BUON LAVORO!

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Che giornata fantastica trascorsa in cascina con i bimbi: indimenticabile sia per loro che per noi!
La splendida iniziativa di tenere aperte le fattorie, cascine e agriturismi dove i bambini possono riscoprire la natura, gli animali e avere la possibilità di avere un contatto diretto facendo alcune semplici attività è una cosa che sarebbe da fare ogni domenica anche se so bene che è impossibile.
Tra le numerose cascina aperte nella nostra zona (Lodi) abbiamo scelto la cascina Baronchelli in quanto Simone c’era già stato con l’asilo e ci è voluto tornare; una cascina grande ma molto semplice; all’avanguardia, con pannelli solari, sala parto per le mucche partorienti, stalla che accoglie la mucche incinte nei diversi periodi della gravidanza, piccole gabbie dove accudire i cuccioli di vitellino appena nati.
Il giro è iniziato alle 15 e hanno dato la possibilità ai bambini di vedere il momento della mungitura: dopo aver sterilizzato la stanza in cui avviene la mungitura e aver fatto entrare e posizionare le mucche, hanno fatto entrare i bambini per far veder loro come avviene la mungitura; nei volti dei bambini si vedeva la curiosità nel vedere come usciva il latte e dove andasse a finire.
Da qui siamo passati alla visita alla cascina intanto che preparavano il laboratorio didattico ovvero la preparazione del formaggio: dal latte crudo alla formaggella. E’ stata un’eperienza unica per Simone che ha visto trasformasi il latte liquido in una piccola forma di formaggio il tutto aggiungendo 1 solo ingrediente segreto: il caglio. Come si fa? Cosa serve? Semplicissimo!

Hanno fatto trovare sui tavoli 2 piatti di plastica, 1 ciotolina con dentro del latte tiepido e 1 cucchiaio; dopo che Paolo è passato nei vari tavoli per aggiungere uno spruzzo di caglio hanno fatto girare per 3 volte e velocemente un cucchiaio all’interno della ciotolina per poi coprire e aspettare la trasformazione. Ora c’è da aspettare che il caglio faccia l’effetto magico e così hanno fatto fare ai bambini un cruciverba: la soluzione dava il nome della razza delle mucche bianche e nere presenti in cascina. In effetti noi le chiamiamo mucche, ma di che razza sono? Sinceramente non saprei e quindi… via al gioco!

1) cosa diamo da mangiare le mucche
2) come si chiama il marito della mucca
3) come si chiama il cucciolo della mucca
4) come si chiama la casa delle mucche
5) con cosa cacciano l emosche le mucche
6) di che colore sono le macchie delle mucche
7) come si chiama l’ingrediente magico aggiunto per fare il formaggio
La soluzione è evidenziata in verde: FRISONA.

Altro gioco fatto con i bambini è stato quello del percorso del latte: una volta munto, dove va il latte? Come finisce nello scompartimento del supermercato? Chi lo compera? Hanno appena al muro un cartellone con una strada che collegava diversi posti dove però c’era uno spazio bianco perché i bambini dovevano rispondere correttamentela e così Paola, attaccava la figura mancante fino a completare interamente il cartellone. Il percorso del latte è questo: il latte viene munto e viene portato tramite un camion con cisterna allo stabilimento dove viene imbottigliato; viene poi portato nei supoermercati dove lo si può andare a comperare. Finito il gioco… il formaggio si era creato.

Ci hanno poi diviso in gruppi dandoci la possibilità di vedere i vitellini appena nati dando la possibilità ai bambini di farsi ciucciare il dito da loro e… troppo divertente! Poi ci hanno mostrato le mucche gravide facendo giocare i bambini con il fieno e, per chi volesse, dare il fieno alle mucche golosone!
Altra cosa divertente che hanno organizzato è stata la mungitura; certo, non sulle mucche vere! Hanno ricreato delle grosse tettarelle contenenti acqua e hanno diviso i bimbi in squadre; ogni bimbo doveva andare a mungere dentro una bottiglia per un certo tempo dopo toccava al secondo, poi al terzo e così fino in fondo per poi ricominciare la fila: E’ stato diventente provare a mungere e la gara è stata solo un simpatico gioco per i bambini. Chi voleva poi poteva fare un giro a cavallo o salire sul trattore e, ovviamente, Simone è andato ben 2 volte sul trattore. Volendo c’era anche la possibilità di fare uno spuntino: panino con salame, yogurt alla frutta o raspadura insomma, prodotti della cascina e devo dire che… la spesa non poteva mancare!

Insomma, giornata da non dimenticare e, visto il periodo, ora aspettiamo la vendemmia!

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Vi consiglio vivamente di visitare il sito della canzone ufficiale dei nonni, scoprirete un sacco di cose nuove, interessanti e molto commoventi. Ad esempio, non sapevo nemmeno che esistesse una vera e propria canzone a loro dedicata; è stata scritta da Igor Nogarotto e Gregorio Michienzi (i 2 Così). E’ una canzone bellissima, si  intitola “Ninna Nonna” ed è stato creato un progetto di solidarietà dove i proventi della vendita del CD verranno poi devoluti all’Auser Filo d’Argento, la più importante Onlus italiana che si occupa degli anziani. Leggete il testo e se volete lo potete anche scaricare (NinnaNonna).

Strofa
Mentre ti rimbocco le coperte
ripensiamo insieme a quante volte
le hai rimboccate tu a me…
Quando mi accompagni sulla giostra
mentre mi prepari la minestra
domani c’è scuola a letto presto…

Ritornello
NINNA NONNA, NINNA NA
COSI’ BELLA ALLA TUA ETA’
COSI FIERA E FORTE CHE
DAI GIOIA DI VIVERE

Strofa
Mentre guardi la televisione
ti addormenti lì sopra il divano
come capitava a me bambino…
E mi preparavi la merenda
quanto più mangiavo tanto più eri contenta
poi mi raccontavi della guerra…

Ritornello
NINNA NONNA, NINNA NA
SCUSA SE TI HO TRASCURATA
SI CAPISCE SOLO POI
QUANTO UN NONNO E’ PREZIOSO

Special
E quando io mi sto innamorando
e quando io non ci riesco e piango
e in questo istante in cui mi sento spento,
sei qui con me…

Ritornello
NINNA NONNA, NINNA NA
QUANTE COSE HO IMPARATO
ANCHE SENZA LE PAROLE
IL TUO SGUARDO SA INSEGNARE
NINNA NONNA NINNA O
QUESTA NONNA A CHI LA DO
SI CAPISCE SOLO POI
QUANTO UN NONNO E’ PREZIOSO
QUANTO UN NONNO E’ PREZIOSO
QUANTO UN NONNO E’…

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Finalmente ritorna la grande iniziativa dedicata alle Fattorie! Consultando il sito BuonaLombardia, ho scoperto che questo week-end tornano ad aprire le loro porte ad adulti e bambini ben 95 aziende agricole e agrituristiche per dare la possibilità di trascorrere una giornata all’insegna della natura e dei sapori tradizionali. E’ una grande occasione per conoscere l’agricoltura e per avvicinarsi al mondo delle Fattorie Didattiche; molte di queste collaborano con le scuole e gli asili della regione durante tutto l’anno scolastico ed infatti Simone ha fatto una gita con il suo asilo alla cascina Baronchelli: che divertimento! Per l’occasione, ogni cascina organizzerà diverse proposte: laboratori didattici (come si producono i formaggi, come ottenere il miele, come si produce il pane, come si mungono le mucche o come si allevano e ci si prende cura degli animali), visita guidata alla cascina (vi faranno conoscere la vita in cascina), degustazioni dei loro prodotti (anche acquistare: salumi, formaggi, vini o miele), giochi e molto altro. Ovviamente ci sarà la possibilità di pranzare o anche di cenare: mi raccomando di prenotare!
Qui di seguito vi lascio la mappa delle aziende che partecipano: mappa
Inoltre potete scaricare anche l’elenco delle fattorie che partecipano diviso per provincia dove avete la possibilità di vedere le attività che hanno organizzato: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio, Varese

Informazioni: Signora Maria Teresa Besana (Regione Lombardia – D.G. Agricoltura – U.O. Innovazione, Cooperazione e Valorizzazione delle Produzioni – Struttura Attrattività e Promozione delle Produzioni)
Via Pola 12 – 20124 Milano
Tel. 0267658021 –  0267658021
E-mail: maria_teresa_besana@regione.lombardia.it

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Forse non tutti sanno che cosa si festeggia il 2 ottobre; in fondo, non è da molto che si è incominciato a dar peso a questa festa e, come spesso accade, più che altro solo per questioni economiche e non per il vero significato. Sto parlando della “festa dei nonni”. Con una legge del 2005 si è deciso di celebrare l’importanza dei nonni visto che sono parte fondamentale della vita di una famiglia; si è deciso proprio il 2 ottobre perché la Chiesa festeggia gli Angeli Custodi e chi li rappresenta meglio se non i nonni? Secondo me, come per la festa della mamma o del papà, non c’è un giorno preciso per festeggiarla perché in realtà, la vera festa è ogni giorno; come è solito fare però si cerca di fermarlo sul calendario e  così segnamolo: 2 ottobre. Perché spendere soldi, perché alimentare il mercato per una festa che in realtà ha bisogno solo di amore? E allora mettiamoci al lavoro, pensiamoci noi a creare qualcosa con le nostre mani, dove possiamo anche riciclare qualcosa e dove i nonni possano sentire l’amore che ci abbiamo messo.
Ho pensato di creare un bel vaso con dei fiori tutto rigorosamente creato da noi; in fondo, sono proprio le nonne che spesso mi dicono che i nipoti sono i loro “fiori”! Ho pensato di creare i vasi facendo lavorare il DAS a Simone aiutandolo a dare una forma che potesse stare anche in piedi così da poterlo poi mettere su una mensola; inserisco nella parte alta dei vasi proprio come se fossero appoggiati dentro, 2 stuzzicadenti lunghi in maniera da farli solidificareche dentro, ci serviranno come gambi dei nostri fiori; bisogna lasciare asciugare per qualche giorno così che si solidifichi bene. Nel frattempo con calma, mi sono messa a cercare 2 belle foto, dove i bimbi potessero essere ritratti in primo piano visto che l’idea è quella di usare la foto come centro dei fiori; disegno su dei cartoncini colorati la sagoma di 2 fiori diversi: 1 con tanti petali sottili e 1 con petali più larghi. A questo punto ritaglio sia la sagoma dei fiori sia le foto dei bimbi che con la colla vado ad attaccare al centro; una volta che i vasi si saranno del tutto solidificati, faccio divertire Simone con i pennelli… via al colore! Coloriamo interamente i vasi con colori diversi mentre gli stuzzicadenti rigorosamente di verde visto che rappresentano i nostri gambi; lasciamo asciugare la pittura e poi attacchiamo con della colla liquida e con l’aiuto anche dello scotch i fiori: uno più in alto e uno più in basso creando proprio una composizione.

Ovviamente noi abbiamo creato 2 vasi, 1 per ogni coppia di nonno e ho pensato di dar loro anche un gancetto, i classici che si mettono dietro alle cornici dei quadri perché così lascio la possibilità di appoggiare il vaso su una mensola o su un mobile visto che sta in piedi ma anche di appenderlo così da poterlo vedere anche… da lontano.

A voi, lascio le 2 sagome dei fiori che ho utilizzato così vi potranno essere utili.
Sagoma fiore: fiore
Fiore a corolla: fiorecorolla

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Avevo proprio voglia di arricchire la parete della cucina che addobbiamo con i lavori più belli e particolari fatti da Simone e così stasera, ne aggiungeremo uno nuovo: le 4 stagioni. Sembra una cosa banale ma per un bambino non è semplice capire perché le stagioni cambiano, quando cambiano e cosa succede in ogni stagione e così… ci abbiamo giocato un pò sopra!

Materiale: foglio di carta A3 (grande), matita, squadra, pastelli a cera, colla, foglie, ritagli di giornale, cotone e fiori.

Procedimento: per prima cosa ho diviso il foglia di carta A3 in 4 parti uguali per poi disegnarci all’interno i 4 diversi alberi. Siamo partiti dall’inverno perché Simone ADORA la neve e quindi la prima cosa che ha voluto fare è stata quella di attaccare tanto cotone sopra i rami dell’albero e per decorare un pò, ho insistito perché ne mettesse un pochino anche per terra. Accanto abbiamo fatto la primavera, stagione in cui i rami si riempiono di foglie e di fiori ecco perché, per dare un tocco in più, abbiamo attaccato dei piccoli fiori del nostro giardino: piccoli fiori viola del rosmarino e della menta in fiore. Siamo poi passati all’estate quando sugli alberi compaiono i primi frutti e così ho pensato di attaccarci delle piccole bacche rosse che nei giorni scorsi i miei piccoli hanno raccolto da dei cespugli: sembrano delle piccole mele e così le abbiamo incollarle, attaccandole un pò ovunque; alla fine, l’autunno quando le foglie cadono e i rami rimangono spogli. Ecco che abbiamo attaccato delle piccole foglie secche raccolte al parco anche se poi la maggior parte le abbiamo attaccate ai piedi dell’albero ormai… spoglio. Mi è bastato poi scriverci accanto il nome della stagione e… mi sembra proprio venuto bene, stasera papà sarà entusiasto di questo capolavoro!

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Quante canzoni nuove all’asilo… e siamo solo alla seconda settimana, chissà ora della fine dell’anno! Devo dire che questa è simpatica e anche se parla di streghe che magari possono far paura, cantata sotto forma di canzone… bhe risulta molto simpatica soprattutto il ritornello: Hi! Hi! Hi! Hi! E poi si sta avvicinando Halloween e anche se qui da noi non c’è una grande tradizione nel festeggiarlo, per i bambini una canzoncina e qualche addobbo da creare per addobbare l’asilo o la porta di casa, risultano un’interessante scoperta.

E le streghe ballano
la danza per i maghi,
con un filtro magico
per spaventare i draghi.
Gira, gira il mestolo
tira su il coperchio,
fuoco, fuoco notte e dì
le streghe fan così!
Hi! Hi! Hi! Hi!

Svuotano i barili 
bevendo a più non posso
quando si ubriacano
finiscono nel fosso.
Gira, gira il mestolo
tira su il coperchio,
fuoco, fuoco notte e dì
le streghe fan così!
Hi! Hi! Hi! Hi!
Due zampe di topo
una coda di serpente
quattro pipistrelli
un ragno senza un dente
questo filtro magico
è ancora più potente.
Gira, gira il mestolo
tira su il coperchio,
fuoco, fuoco notte e dì
le streghe fan così!
Hi! Hi! Hi! Hi!

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Quando ero piccola e con mio nonno andavo a passeggiare nel bosco per cercare funghi o per raccogliere i ciclamini che poi piantavamo in terrazzo, mi piaceva molto raccogliere le ghiande; spesso però trovavo solo i “cappelli”, le ghiande magicamente sparivano. Mio nonno un giorno, quando per l’ennesima volta avevo chiesto: “ma come mai ci sono solo i cappelli?”, mi raccontò una storia che tutt’ora mi porto dietro; mi disse che quelli erano i cappelli degli elfi che perdevano per strada. La prima volta che me lo disse rimasi a bocca aperta perché non conoscevo gli elfi e così mi feci racconatare tutto: mi disse che gli elfi erano dei piccoli abitanti del bosco, che custodivano un grandissmo tesoro dentro il tronco di un albero ma che nessuno sapeva dove fosse; mi aveva anche detto che nessuno mai aveva visto un elfo perché si nascondevano e proprio mentre scappavano, perdevano i loro grandi cappelli ed ecco perché il bosco ne era pieno.
Mi è piaciuta così tanto questa storia che mentre eravamo al parco l’ho raccontata a Simone che mi guardava incuriosito, esterefatto e pieno di entusiasmo per aver scoperto che ci sono dei piccoli abitanti nel parco giochi del nostro paese; si è messo a cercarli, voleva vedere se li trovava, se lui potesse essere il primo a vederne uno ma invece ha trovato solo tanti cappelli! Per consolarlo perché ci è rimasto un pochino male nel non essere riuscito a trovarne nemmeno uno, mi sono invetata un qualcosa di simpatico, di molto banale ma che gli è servito per fargli tornare un gran sorriso e per dirmi: “domani ci veniamo ancora al parco così magari vedo un elfo”. E’ proprio vero che basta poco ai bambini per renderli felici, basta… sorprenderli e così è stato. Ho fatto chiudere gli occhi a Simone e per essere sicura l’ho bendato; con un pennarello nero, ho disegnato sulla punta delle dita 2 occhi e una bocca sorridente per ogni dito senza che lui potesse vedere cosa stavo facendo; con un pezzettino di scotch ho attaccato i cappelli delle ghiande sulla punta delle sue dita e… ecco qui i piccoli elfi che stava cercando!

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E con oggi anche il calendario ci dice che l’estate è finita per lasciar posto all’autunno; ma non è una cosa triste, sapete quante cose si possono fare anche in autunno? Anzi, con tutte le foglie che cadono, con la nascita delle castagne e lo svuotamento dei ricci, con la raccolta delle noci e dei funghi, con tutti quei bei legnetti vuoti che stanno sui rami… insomma, di cose se ne possono inventare.

Proprio in vista della giornata di oggi, ieri al parchetto abbiamo raccolto un bel pò di cose: ghiande, foglie, legnetti così prima di andare a letto, ci siamo creati… la “classe rossa” dell’asilo! L’idea è venuta a Simone, ha visto tutte quelle belle foglie grandi e piccole e mi ha detto: ” quelle piccole sembrano i pulcini della mia classe” e ho preso subito la palla al balzo. Con un bel pennarello nero indelebile con una grossa punta, sono andata a disegnare le sagome dei bambini; Simone mi ha detto tutti i nomi della sua classe o, per lo meno, alcuni perché i nuovi arrivati non se li ricorda ancora. Addirittura mi ha fatto disegnare le gonne delle bambine come le indossavano e anche come avevano i capelli raccolti… per i maschi invece è stato un pochino meno preciso, sarà che li guarda meno? Tutti non ci stavano e così ve ne presentiamo alcuni, forse quelli che più gli sono rimasti impressi per qualche strano motivo… vai a capirlo i bambini!

Ecco qui 2 pulcini di cui mi parla sempre: Daniele e Vanessa forse perché sa che abitano nella cascina vicino a casa nostra e… vorrebbe forse poterli andare a trovare così da vedere da vicino qualche trattore? Secondo me sì…

Non lo si può non riconoscere con la sua folta chioma di riccioloni: ecco qui Francesco che spesso si siede al tavolo vicino a lui a mangiare.

Vi presento invece Alice, la sua fidanzata o almeno così lui dice! In questa prima settimana pare abbia giocato solo ed esclusivamente con lei: gli sarà mancata così tanto? Certo, bisogna poi vedere se è vero perché Simone ha una fantasia… gigantesca!

Ed infine vi presento Lara, la sua cara amica di giochi con la quale trascorre tantissimo tempo a giocare con la macchinine; lei adora Cars e così si son trovati spesso a giocare nella pista insieme e ora sono inseparabili.

Vorrei segnalarvi anche lo splendido lavoro di Claudia che ha creato con le foglie la loro famiglia ed inoltre anche dei giochini con i legnetti dai quali prenderò spunto anch’io per i nostri prossimi lavoretti. Alla prossima perché l’autunno è appena cominciato…

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5 scimmiette saltavano sul letto,
una cade giù e batte la testa,
“chiamate il dottore!”,
il dottore ha detto, niente più scimmiette che saltano sul letto!
QUATTRO
4 scimmiette saltavano sul letto,
una cade giù e batte la testa,
“chiamate il dottore!”,
il dottore ha detto, niente più scimmiette che saltano sul letto!
TRE
3 scimmiette saltavano sul letto,
una cade giù e batte la testa,
“chiamate il dottore!”,
il dottore ha detto, niente più scimmiette che saltano sul letto!
DUE
2 scimmiette saltavano sul letto,
una cade giù e batte la testa,
“chiamate il dottore!”,
il dottore ha detto, niente più scimmiette che saltano sul letto!
UNA
1 scimmietta saltava sul letto
e cade giù e batte la testa,
“chiamate il dottore!”
il dottore ha detto, niente più scimmiette che saltano sul letto!

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Come ben sapete mi sto facendo un ampia cultura sul mondo del trenino Thomas d’altronde si sa che per i figli… si fanno un sacco di cose anche giocare con i treni, imparare tutti i loro nomi e colori, scoprire dove si trova la linea ferroviaria e così navigando qui e là guardate cosa ho trovato: esiste un ampio spazio dedicato anche all’abbigliamento in effetti… poteva mancare? Devo dire che ci sono proprio un sacco di cose carine sul sito originale del trenino più famoso al mondo. Non c’è solo la linea abbiagliamneto ma bensì anche una linea interamente dedicata alla cameretta e al bagno insomma, anche qui un mondo da scoprire e devo dire che… un piccolo acquisto on-line… l’ho fatto, guardate un pò…

Mutande: carine! In 3 diversi colori: fondo nero e fondo azzurro con al centro la sagoma di Thomas mentre con fondo bianco sono ritratti tanti piccoli Thomas qua e la con diverse scritte. Prezzo: 10 euro.
T-shirt: in puro cotone e stampata in 2 diversi modelli. Fondo rosso e maniche blu oppure fondo blu e maniche rosse con al centro un bel primopiano di Thomas che sorride. Prezzo: 19,90 euro.
Felpa (modello Rugby): ce ne sono diverse ma io ho scelto questa con fondo blu e disegno stampato in azzurro in basso a sinistra; collo e bordo maniche sempre in azzurro. Prezzo: 19,90 euro.
Pantaloncini: in 3 modelli di cui 2 si differenziano solo per i colori invertiti: fondo blu con bande azzurre oppure al contrario ovvero fondo azzurro con bande blu; l’altro modello invece ha una gamba rossa e l’altra azzurra. Entrambi i modelli si chiudono con un cordino rosso o giallo. Prezzo: 12,90 euro.
Costume: poteva forse mancarci? Direi proprio di no visto l’inizio del corso di nuoto. Totalmente blu con una tasca sulla gamba destra e il primo piano di Thomas sulla gamba sinistra. Devo dire però che non è ancora nostro perché per trovarlo ho faticato un pò; non è presente nel catalogo del negozio e così l’ho trovato su e-bay e… attendiamo l’asta!

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Ieri vi ho proposto un’idea salatae oggi… vai col dolce! Ecco qui la merenda di oggi post-asilo: dei simpatici panini di pancarré farciti con crema al cioccolato o marmellata composti con l’ormai pratico e indispensabile Lunch Puncha forma di puzzle. Per la merenda ho preferito utilizzare le forme grandi del puzzle perché sono più facili da farcire e… contengono di più!

CREMA AL CIOCCOLATOo per meglio dire NUTELLA! Simone non ne impazzisce però… è un classico per la merenda; alcuni li ho fatti doppi farcendoli all’interno con uno strato di crema e poi decorandoli sopra con la penna al cioccolato sagomando la forma del puzzle; altri invece li ho fatti ad un solo strato guarnendoli con dei piccoli Smarty.

MARMELLATAnon si potevano non fare, la zia ci ha fornito dei barattoli di squisita marmellata di prugne gialle fatta direttamente da lei prendendo le prugne nel bosco che… non si può resistere! Dolce al punto giusta, genuina vista la provenienza delle prugne e… fatta a mano, cosa si vuole di più? Anche qui ho usato le forme grandi però con una variante: ho creato una montagna altissima; mi è bastato impilare diverse forme una sopra l’altra farcendole con uno strato di marmellata e come decoro ho utilizzato un ombrellino d’aperitivo.

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Ai miei tempi si giocava con il classico DAS grigio che si modellava con le mani creando diveri oggetti e una volta indurito si colorava; oggi invece hanno creato il DAS colorato così è più facile: basta modellarla, creare ciò che più ci piace e far asciugare all’aria. La confezione apri & chiudi garantisce un’ottima conservazione anche dopo la prima apertura in più è una pasta che si adatta a qualsiasi tipo di tecnica: mosaico, collana o oggettistica; è disponibile in 8 diversi colori ( giallo,rosso, blu, verde, nero, bianco, rosa, arancione) ma si possono anche mischiare tra loro per creare splendide fantasie di colore. Ho già delle belle idee in mente, basta solo avere un pò di tempo libero da dedicarci e… aspetto Simone che torna dall’asilo e poi gli propongo qualcosa di divertente, aspettatevi delle belle idee!

Suggerimenti: prima di creare qualsiasi cosa bisogna manipolare bene la pasta tra le mani e per unire tra loro diversi pezzi o dei particolari è meglio inumidire con dell’acqua così che possa attaccarsi meglio. Se si devono fare più oggetti o più dettagli, è meglio coprire quelli già fatti con della pellicola trasparente in modo che non secchino troppo in fretta; per un ottimo risultato finale dove il colore risulti brillante, è oppurtuno utilizzare Vernidas, una vernice trasparente cristallizzante.

Confezione: da 500 o da 1000 gr.
Colori: grigia, terracotta o in 8 brillanti colori.
Prezzo: 1,80 euro a colore

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Vi ricordate l’utile attrezzo che vi avevo segnalato per creare aperitivi o panini, dolci o salati sagomati come dei puzzle e prodotto dalla Lunch Punch?

Bene, al compleanno del mio piccolo non ho fatto in tempo a fare le foto per mostrarvi le idee creative ma stasera… mi sono sbizzarrita nel preparare alcuni croccanti e gustosi mini-aperitivi. Mi ci è voluto pochissimo tempo perché è facile da usare, è più difficile avere idee da preparare… Come sagome ho usato il semplice puzzle così Simone si è divertito ad unirli fra loro per creare le varie forme; ho scaldato le sagome un pochino nel forno così da renderli croccanti e poi li ho semplicemente guarniti: mozzarella e pomodori, prosciutto cotto e maionese oppure prosciutto crudo e mozzarella. Insomma, qualcosa di simpatico prima di iniziare una cena mentre per qualcosa di dolce… passate domani dopo l’ora della merenda, farò trovare qualcosa di gustoso a Simone quando esce dall’asilo!

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Ma quanti sono? Bhe contarli è difficile anche perché spesso in alcuni episodi ne presentano dei nuovi ed infatti qui non ci sono tutti perché ancora devo imparare a conoscerli ma diciamo che i principali, compreso Thomas, sono 7 e sono divisi per colori: azzurro, verde e rosso e sono così numerati:
1 Thomas (azzurro)
2 Edward (azzurro)
3 Henry (azzurro)
4 Gordon (azzurro)
5 James (rosso)
6 Percy (azzurro)
7 Toby (marrone)

Ce ne sono alcuni però che si vedono spesso, in molte puntate ma che non hanno il numero come:
– Emily (nero)
– Rosy (rosa)
– Diesel (nero)
– Spenser (grigio)

Ci sono poi altri mezzi che aumentano il numero di veicoli sulla linea ferroviaria:
– Annie e Clarabel, le carrozze
– Bill e Bell, le locomotive gemelle
– Bertie, la corriera
– Salty, il locomotore rosso
– Stepney, il locomotore giallo
– Rocky, la gru
– Terence, il cingolato
– Kevin, la gru
– Elisabeth, il camion

Insomma un nuovo mondo tutta da scoprire ecco perché mattina dopo mattina, episodio dopo episodio verrò ad aggiornare questa nuova categoria; insieme a me potrete scoprire anche voi nuovi amici e veicoli che andranno ad ampliare la linea ferroviaria dell’Isola di Sodor. Seguitemi…

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Ogni volta che tornavo dall’asilo mia nonna me lo faceva trovare bello caldo e croccante e così oggi, al rientro di Simone voglio fargli una sorpresa e farlo anch’io; di sicuro sarà contento di aiutarmi a mescolare gli ingredienti: è così bravo in cucina! Che cos’è il chisulin? Alcuni che non sono proprio della mia zona se lo staranno chiedendo; può essere paragonato al gnocco fritto solo che è la versione dolce: il più comune è farcito con le mele ma lo si può fare anche liscio senza cioé nessuna aggiunta nell’impasto.

Ingredienti (per circa 10 chisulì): 1 uovo, 2 cucchiai di zucchero, 1 mela, 3/4 cucchiai di farina, latte, 1/2 bustina di lievito e olio per friggere.
Procedimento: rompo l’uovo e aggiungo lo zucchero e amalgamo bene mentre in un altra ciotola sciolgo il lievito nel latte per poi unire all’impasto precedente; aggiungo la mela tagliata a fettine piccole e la farina e mischio bene il tutto: la pastella deve risultare appiccicosa ma non morbida, quindi se la farina non assorbe occorre aggiungerne altra. A questo punto preparo l’olio per friggere: deve essere caldo ma non bollente e ci verso a cucchiai l’impasto; faccio cuocere da una parte e dall’altra aspettando che il chisulì diventi colorato per poi scolare e lasciar assorbire nella carta assorbente. Spolverizzo con lo zucchero e… BUONI!

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